WhatsApp fa sua un’altra funzione di Telegram. Ma sta stavolta divide gli utenti: a chi piace tanto, a chi fa infuriare.
Nessuno si sorprende più, ormai è prassi prendere spunto dal competitor di turno per sviluppare un qualcosa che già esiste tra le applicazioni, facendolo proprio. Già nell’ultima feature ora disponibile a livello globale, l’app di messaggistica istantanea numero uno al mondo per distacco aveva ripreso una funzionalità che nel mondo fatato di Pavel Durov già esisteva da un bel po’.
Sì perché l’azzeccatissima idea di poter modificare i messaggi su WhatsApp (distribuita a macchia d’olio nei mesi scorsi e ora presente su tutti i dispositivi Android tanto quanto quelli con iOS come sistema operativo) gli utenti di Telegram l’avevano da tempo immemore. Ma Mark Zuckerberg l’ha fatta sua, con dei paletti: un messaggio si può modificare entro un quarto d’ora da quando è stato inviato, il messaggio avrà sempre la parola “modificato” per far capire a tutti il suo status.
Neanche il tempo di rilasciare questa funzione applaudita da tutti gli utenti, che WhatsApp sta ultimando un’altra funzione che ricorda maledettamente quella di Telegram, nel segno di sua maestà, la chiacchieratissima privacy.
Privacy o nascondiglio?
E’ stata scovata, tanto per cambiare, dal team di wabetainfo, a disposizione per il momento dei beta tester, nell’ultima versione per Android 2.23.11.15 presente (solo per i tester, attualmente) sul Google Play Store. WhatsApp sta lavorando a una funzione per il nome utente, che consentirà agli utenti di scegliere, appunto, dei “nomi utente univoci” per i propri account, al posto dei numeri di telefono. Una funzione sia attualmente in fase di sviluppo e non ancora visibile per tutti, ma a breve lo sarà, come successo per i messaggi modificabili, anche per gli utenti iOS.
Una funzione username all’interno delle impostazioni dell’app, nello specifico in una sezione dedicata che si trova con un rapido percorso: Impostazioni, quindi Profilo di WhatsApp. Lì si potrà scegliere un nome utente invece di affidarsi esclusivamente ai numeri di telefono per identificare i contatti. Si dice che WhatsApp potrebbe offrire agli utenti la possibilità di raggiungere altre persone inserendo un nome utente all’interno del app, senza conoscere i loro numeri di telefono.
E qui che la domanda sorge spontanea e che ha fatto infuriare, sui social, molti utenti. In nome della privacy si sta certamente preservando il proprio numero di telefono, certamente da occhi indiscreti, ma al tempo stesso si offre l’opportunità di mascherarsi dietro un nickname. Sempre in nome della privacy, WhatsApp ha fatto già sapere che le conversazioni avviate tramite nickname saranno comunque protette dalla crittografia end-to-end.