Se avete dei dubbi riguardo alla fedeltà del vostro partner e avete la forte tentazione di prendere il suo cellulare e leggere tutto, ecco cosa dovete sapere
Oggi come oggi, scoprire il tradimento del proprio compagno o della propria compagna è un po’ più facile rispetto a com’era prima. Gli smartphone, infatti, contengono al loro interno migliaia di dettagli della vita privata tra chat, fotografie e documenti: spiare quello del proprio partner consente di scoprire in men che non si dica se c’è qualcosa che non va.
Di fatto, però, pur essendo il cellulare della persona con cui siamo fidanzati o sposati, rimane un bene di sua proprietà e contiene informazioni personali importanti e delicate, che lui o lei vorrebbero tenere segrete. Ecco quindi cosa c’è da sapere in merito alla possibilità legale di spiare il cellulare e i messaggi Whatsapp altrui: massima attenzione.
Spiare Whatsapp e scoprire un tradimento: legale o illegale?
A determinare la legalità o meno di questa specifica situazione è stata direttamente la Corte di Cassazione, la quale ha confermato poco tempo che fa strappare dalle mani il cellulare del proprio partner proprio per scoprire se ci sta tradendo integra il reato di rapina. Se però il cellulare viene trovato appoggiato in casa, e quindi non sussiste il furto direttamente dalle mani, la situazione potrebbe cambiare.
Scoprire che il proprio partner ci sta tradendo mediante la lettura dei suoi messaggi privati, secondo la giurisprudenza, consente di utilizzare quanto si ha trovato sul suo cellulare come prova del tradimento, nonostante tali prove siano state raccolte in segreto e senza autorizzazione. Questo vale nei procedimenti legali come in quelli di separazione e riguarda i messaggi Whatsapp, quelli della chat di Facebook e anche la casella e-mail. Lo stesso può riguardare l’infedeltà del dipendente verso il datore di lavoro e non solo in ambito amoroso.
Secondo la Corte di Cassazione, l’uso dei dati sensibili del proprio partner anche se presi in segreto è legale se e solo se avviene a scopi difensivi, quindi per difendere i propri diritti. Tali prove sono fondamentali nei processi di separazione poiché, nel caso in cui fossero presenti, il giudice può addebitare la separazione a uno dei due coniugi: chi ne è responsabile, se ne avesse avuto diritto, nel caso di prove contro di lui perde la qualità di erede legittimo e anche la possibilità di richiedere l’assegno di mantenimento.