Una rivoluzione in campo medico: si fa ricerca da anni ma adesso l’intelligenza artificiale aiuterà anche i più anziani nelle cliniche di cura
Il mondo delle intelligenze artificiali continua a far ricerca per assistere l’essere umano nei più svariati bisogni. Dagli assistenti messi a disposizione dai motori di ricerca, fino a tutte quelle che sembrano essere le novità degli umanoidi nel campo della robotica, l’intelligenza artificiale ormai farà sempre più parte della nostra vita anche considerando tutti i rischi del caso.
Quando Open AI aveva aperto l’utilizzo di Chat GPT al pubblico anche gli stessi ideatori hanno iniziato a fare qualche passo indietro rendendosi conto dei rischi ai quali si sarebbero esposti i dati degli utenti. A quanto pare però i colossi non si sono lasciati spaventare e hanno subito integrato controlli e sicurezza sulle chat scambiate con l’intelligenza.
Dopo un episodio di una massiccia fuga di dati l’AI è tornata a essere più sicura grazie ad alcuni aggiornamenti in grado di garantire la privacy su tutti i dati scambiati con l’assistente digitale. La ricerca sull’intelligenza artificiale però continua anche in altri ambiti: per esempio la robotica fa passi da gigante grazie all’interazione uomo-macchina sempre più efficace. Dal punto di vista medico negli anni precedenti era diventata molto famosa la foca peluche che aiutava le persone in terapia, anziani e bambini, a rimanere calmi e sentire emozioni positive accarezzando l’oggetto.
Il peluche che entra in clinica: l’intelligenza artificiale è in grado di interagire con i pazienti e renderli felici
Il peluche oltre ad assomigliare nelle sembianze a una vera e propria foca, si rivelava anche capace di rispondere alle carezze con delle interazioni.
Ciò portava una sensazione positiva simile alla pet therapy per tutti i pazienti. La tecnologia è andata avanti e le nuove ricerche sull’intelligenza artificiale hanno fatto sì che si riuscisse a creare un prodotto molto più innovativo, in grado di dialogare con i pazienti facendoli sentire meno soli. Gli anziani che iniziano ad avere problemi cognitivi o che comunque si sentono abbandonati nelle RSA possono interagire con questi peluche dotati di AI.
Rispondono alla conversazione e sono così intelligenti da capire il mood dell’interlocutore: nel caso si accorgessero che la conversazione stia mettendo a disagio l’altra persona, allora automaticamente cambierebbero discorso, cercando di portare positività per il paziente. Grazie a questi strumenti si è notato un grande miglioramento nelle condizioni di tutti quei pazienti che si sentivano tristi e depressi per solitudine e mancanza di attenzioni.