Come risparmiare legalmente tanti soldi dopo il brusco cambiamento, a pagamento, di Netflix sulla condivisione delle password.
Dietro la parola chiave “famiglia”, utilizzata da Netflix per spiegare il cambiamento della condivisione delle password, ora a pagamento se fuori dal nucleo, appunto, familiare, c’è l’intenzione di fare profitto e far spendere soldi in più ai malcapitati utenti.
La nuova situazione è abbastanza chiara: un account Netflix può essere condiviso soltanto tra persone che vivono nello stesso nucleo domestico, in pratica che utilizzano la stessa Wi-Fi. Chiunque sia fuori da questo “ecosistema” dovrà creare un altro account per guardare Netflix. Le alternative sono due.
E’ possibile acquistare uno slot per un utente extra da aggiungere al proprio account, oppure se non volete disdire tutto, restare così come state. Nel secondo caso, non bisogna fare nulla. Nel primo, i titolari di un abbonamento possono condividere Netflix con qualcuno fuori dal nucleo familiare, aggiungendo un utente extra all’account, a pagamento. A un costo supplementare di 4,99 euro al mese. Addirittura con dei paletti: l’utente extra può essere attivato nello stesso paese del titolare di un abbonamento, non è possibile aggiungere utenti extra a pacchetti che includono Netflix o ad account con fatturazione tramite terzi, né utenti extra a piani con pubblicità.
Partendo dal presupposto che è tutta da verificare la scelta di Netflix, se riuscirà in pratica ad avere profitti da questa scelta molto discutibile che inevitabilmente si trasformerà in una perdita di abbonati, ci sono delle soluzioni alternative da prendere in considerazione viste le decine e decine di OTT presenti.
Netflix, d’altronde, si è ripreso un po’ dopo il biennio horribilis, ma la leadership ora ce l’ha Disney+, per cui la scelta di far ruotare gli abbonamenti a determinate piattaforme streaming appare la più sensata in termini di risparmio. L’idea alla base è quella di ruotare gli abbonamenti quando ti iscrivi a ciascuna OTT piuttosto che iscriverti a tutti in una volta. Esempi?
Legarsi quattro mesi a Netflix, poi altri quattro a Disney+, quindi altri quattro mesi di Amazon Prime. Ma anche ogni mese, a seconda di questa o quella serie che ci piace tanto e non possiamo non seguire. Certo, è un trucco che fa perdere tempo perché bisogna stargli dietro e ricordarsi, magari con un bel promemoria, di disattivare e riattivare l’abbonamento a una piattaforma, ma così facendo innanzitutto si può godere in primis di offerte nuove sempre a disposizione, qua e là, per i nuovi abbonati, e soprattutto si risparmiano tantissimi soldi. In molti stanno seguendo questa linea, funziona.
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