Sembra il più classico dei ritorni al futuro: sta tornando forte una moda che ha caratterizzato gli smartphone in passato.
“Voglio un telefono Android di dimensioni mini iPhone!”. Campeggia questa frase su Small Android phone, tecnicamente non ancora un’azienda, ma che punta comunque a diventarlo. Una signora Community, per il momento, tra l’altro in mano a una vecchia conoscenza del mondo degli smartphone, Eric Migicovsky, ex CEO e fondatore del tanto chiacchierato Pebble, poi venduta a FitBit.
Lui ha da tanto tempo un pensiero stupendo, uno smartphone mini ma che non sia iPhone, bensì un Android. A prescindere se Eric Migicovsky riuscirà a rilanciare l’ambizioso piano, quello di Small Android phone è solo uno dei tanti esempi della voglia di molti di tornare passato per un futuro nel quale gli smartphone non fuoriescano dalle tasche dei jeans, non diano fastidio per le loro misure, ma che possano tornare a essere maneggevoli, tipo la serie Sony Xperia Compact tanto per capirci e per restare in tema di dispositivi marchiati dal Robottino Verde. Insomma, un vero e proprio ritorno al futuro.
Oggi giorno, infatti, la teoria del “giusto mezzo” di Aristoteliana memoria secondo cui la virtù umana altro non è che il punto di equilibro tra due opposti errori, l’uno dei quali pecca per difetto e l’altro per eccesso, sarà pure studiata ancora nelle scuole (forse) ma non è stata recepita dai produttori di smartphone. In pochi decenni si è passati dal piccolo è bello ma non funzionale (basti pensare ai mini tasti dei primi Nokia o al blackberry) al grande che affascina ma troppo. La tendenza che gli smartphone si stiano avvicinando sempre più a piccoli tablet sta facendo mugugnare in tanti, non solo Eric Migicovsky: trovare uno smartphone compatto (non necessariamente un pieghevole, troppo fragile per molti) che non comprometta le prestazioni è diventato una sfida per molti. Una rarità.
Smartphone sotto la soglia dei sei pollici
A quanto pare sono molti gli utenti che rimpiangono il passato, la comodità di un cellulare che si adatta alle tasche, risulti leggero e soprattutto facile da usare. Certo gli svantaggi di uno smarthpone mini sono evidenti: schermo più piccolo, batteria più piccola.
Ma i vantaggi sono numericamente maggiori pensando all’ergonomia (ogni angolo del dispositivo raggiungibile in pratica con il pollice) alla compattezza, alla comodità, sempre senza dover diventare ciechi per quel mini troppo mini.
Qualcosa comunque sta cambiando, comunque basta guardarsi attorno al mercato degli smartphone. Aspettando l’evolversi del progetto di Small Android phone (chissà se sarebbe in grado di competere con il “pari-categoria” iPhone”, proprio il colosso di Cupertino ha provato la strada del Apple iPhone SE (non arriva a 5 pollici), ma anche Samsung sta offrendo questa scelta, volendo con il suo Samsung Galaxy A40, anche lui sotto la soglia tradizionale dei 6 pollici.