Anche ChatGPT è in crisi, con la chatbot di Open AI vittima di un pesante calo nell’ultimo mese. Cosa sta succedendo all’IA: l’ultimo trend.
L’estate sta avendo un effetto negativo anche su ChatGPT. La chatbot di Open Ai per la prima volta dal suo lancio ha fatto registrare un calo di utenti nell’ultimo mese, un vero e proprio colpo basso per quella che sembra essere la tecnologia del futuro. Andiamo quindi a vedere che cosa sta succedendo all’applicazione.
ChatGPT è la chatbot di Open AI che ha stupito il mondo ed ha rivoluzionato il settore tecnologico. Dopo il lancio della Beta il mondo intero ha potuto apprezzare le infinite potenzialità dell’intelligenza artificiale. Una potenza unica e soprattutto una precisione nelle risposte alle domande degli utenti come mai si era vista prima. Questo non solo ha fatto crescere a dismisura il valore dell’azienda, ma ha costretto i colossi dell’hi-tech a mettersi al passo con i tempi attuando una vera e propria rincorsa per proporre la propria IA.
In alcuni casi però non c’è stata scelta più sbagliata, proprio come successo a Google. Il colosso del mondo della tecnologia ha lanciato Bard in anteprima in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Gli utenti però, paragonandola subito a ChatGPT, l’hanno letteralmente bocciata. Microsoft invece è rimasta stregata dalla potenza della chatbot di OpenAI procedendo a fare un investimento da ben 10 miliardi per integrarla nel suo motore di ricerca attraverso Bing. Adesso però anche ChatGPT sembra aver avuto un calo di utenti, scopriamo cosa sta succedendo.
ChatGPT, registrato il primo calo di utenti: prima crisi in casa OpenAI?
L’estate sembra aver colpito anche ChatGPT e a dimostrarlo ci avrebbe pensato un drastico calo degli utenti nel mese di giugno. A rivelarlo è uno studio di Similarweb, società informatica specializzata nell’analisi dei dati del web. Questa ha infatti raccolto tutti i dati della chatbot di Open AI nel mese di giugno, paragonandoli a quelli registrati a inizio anno. Il risultato è stata una brutta sorpresa per l’azienda statunitense che è pronta a studiare il perché si è registrata questa flessione.
Come riporta la società informatica il traffico nel sito sarebbe diminuito del 9,7% nel mese di giugno. Allo stesso tempo sarebbero diminuiti anche i download dell’app per iOS. Questi dati però sembrano essere in tendenza con il settore visto che sono stati registrati anche dalle rivali di GPT come Microsoft Bing, Google Bard e Character.AI. I minuti trascorsi sull’applicazione da parte degli utenti sarebbero diminuiti dell’8,5% rispetto a marzo. In calo del 5,7% anche i visitatori unici del sito web. Il motivo però sarebbe da ricondurre alle vacanze estive.
ChatGPT infatti è riuscita a spopolare tra la popolazione mondiale proprio per la sua grande utilità tra gli studenti. Ma con scolari e universitari in vacanza sembra quasi ovvio il calo registrato dall’intelligenza artificiale. C’è anche da dire che alcune Università come Oxford e Cambridge hanno imposto delle limitazioni ai propri studenti, invitandoli a farne un uso appropriato ed etico. Questo calo estivo e il minor traffico, però, per Open AI possono essere un’occasione per migliorare il servizio, rendendolo più potente in vista della nuova stagione scolastica.