Da tempo si sostiene che gli smartphone possano causare il tumore al cervello: ecco come sapere se il nostro dispositivo è radioattivo
È una paura antica quella che riguarda i cellulari e gli smartphone. Da tempo, infatti, alcuni studi sostengono che possano incidere negativamente sulla nostra salute e, in particolare, causare il tumore al cervello per via delle radiazioni emesse.
radiazioni smartphone – lintellettualedissidente.it
Proprio recentemente, peraltro, alcuni modelli molto noti sono stati ritirati dal mercato perché emetterebbero maggiori radiazioni rispetto a quelle consentite dalla legge. Ecco, allora, come capire se il nostro cellulare emette radiazioni potenzialmente nocive.
Il parametro su cui ci concentreremo oggi si chiama Sar. Non è altro che il valore che quantifica le dimensioni di energia elettromagnetica assorbite nell’unità di massa di tessuto per unità di tempo. Solitamente, per misurare la quantità di radiazioni emesse da qualche dispositivo si utilizzano dei manichini a dimensione umana, per registrare le proporzioni radioattive assorbite.
In tanti vorrebbero sapere se il loro cellulare è radioattivo, ma, evidentemente, non tutti (anzi, quasi nessuno) possiede apparecchiature per rilevare la radioattività, ammesso e non concesso che si sia in possesso di un manichino. Eppure, sapere se il nostro cellulare è potenzialmente nocivo non è un’informazione trascurabile.
Va detto che la letteratura scientifica non è concorde sul fatto che gli smartphone possano concorrere allo sviluppo del tumore al cervello. Ma sicuramente una esposizione prolungata e ravvicinata a radiazioni è qualcosa che nessuno di noi vorrebbe avere, oltre che essere pacificamente nociva.
E, allora, proprio oggi che alcuni noti modelli di smartphone sono stati ritirati dal mercato, andiamo a vedere come è possibile rilevare la quantità di radiazioni che emettono i dispositivi con cui, oggi, facciamo sostanzialmente tutto e che, quindi, sono per noi inseparabili.
Come sapere se il nostro cellulare è radioattivo
In Francia il ministro per il Digitale Jean-Noël Barrot ha avvisato Apple che i suoi iPhone 12 non rispettano i limiti fissati dalla legge sulle emissioni di energia elettromagnetica. Si tratta di un modello uscito nel 2020, che l’Agence Nationale des Fréquences ha rilevato emettere un numero troppo elevato di radiazioni, o, comunque, superiore a quello consentito dalla legge. Nell’Unione Europea la soglia limite è di 2 W/kg mediati su 10 grammi di tessuto che assorbono il segnale.
Insomma, senza generare psicosi, fare un controllo sul nostro smartphone potrebbe non essere un’idea sbagliata. Peraltro, si può fare in maniera tutto sommato semplice. Per ciò che concerne i dispositivi Android (che, come è noto, sono tutti gli smartphone ad eccezione di quelli Apple), dovrebbe essere sufficiente cliccare sulla tastiera del nostro smartphone il codice *#07#. Se la procedura dovesse andare a buon fine, dovremmo avere tutte le informazioni che ricerchiamo.
A volte, però, il codice potrebbe non dare alcun tipo di esito e risposta. A questo punto, quindi, suggeriamo di recarvi sul sito internet dell’azienda cui appartiene il vostro dispositivo e ricercare lì le informazioni e i codici univoci per sapere se il vostro smartphone emette troppe radiazioni.