L’intelligenza artificiale immagina la bellezza ideale in un certo modo, ma alcuni non sono d’accordo. Di chi è la colpa?
Il concetto di bellezza è soggettivo dato che ognuno di noi ha una idea diversa. Si cerca da sempre di trovare il “corpo perfetto”, o comunque di sensibilizzare il tema per chi soffre di diversi disturbi fisici. Ma anche le intelligenze artificiali hanno una loro idea al riguardo, ed è stata messa alla prova da un gruppo di ricercatori.
Gli esperti del Progetto Bulimia, cioè un tema di sensibilizzazione sui disturbi alimentari, hanno voluto condurre un esperimento molto interessante. Hanno chiesto a tre intelligenze artificiali di creare dei modelli di bellezza femminili e maschili basati sui social network. Dall-E 2, Stable Diffusion e Midjourney si sono occupati di produrre le immagini richieste, cercando di soddisfare le richieste dei ricercatori. Che cosa hanno concluso dalla loro ricerca?
Standard di bellezza, le IA provano a prenderci in giro? Non lo stanno facendo: ci mostrano quello che vogliamo vedere
Le immagini generate sono irrealistiche e vengono estremizzate. Le parti del corpo femminile hanno delle vite snelle e dei seni prosperosi, mentre quelle maschili hanno dei grossi pettorali che li rendono dei bodybuilder. Le foto puntano ad attirare le persone da un punto di vista sessuale, come se l’obiettivo fosse quello di catturare l’attenzione. Ma i ricercatori hanno scoperto altre informazioni interessanti al riguardo.
Almeno il 40% delle foto generate rispecchiano i caratteri discriminatori e razzisti di molte persone. Altri risultati, invece, propongono modelli di pelle bianca e olivastra con i capelli biondi, mentre la carnagione scura non appare in nessuna situazione. Questo significa che i modelli ideali di uomo e donna, a quanto pare, siamo proprio noi a crearli. Le intelligenze artificiali si sono limitate a creare le immagini sulla base dei dati presenti sui social network.
Questo significa che non hanno alterato la “nostra realtà”, ma la hanno soltanto ricreata per accontentarci. La grandezza dei social network è immensa, è vero, ma il Progetto Bulimia punta a distruggere questi standard di bellezza fin troppo stereotipati. Anche una foto fatta male e con un fisico non perfetto, in alcuni casi, può raggiungere il massimo grado di perfezione.
Sensibilizzare un tema del genere ed aiutare le persone a combattere questa piaga, può aiutare a sconfiggere gravi malattie. La bulimia, l’anoressia e l’obesità sono un esempio lampante di questo discorso.