Le pensioni contributive permettono anche a chi ha versato meno dei vent’anni di contributi di prendere una pensione arrivati però solo a 71 anni di età. Un vantaggio che hanno i contributivi puri e che invece non riguarda gli altri lavoratori. Infatti chi ha iniziato a versare i contributi prima del 1996 se non arriva a 20 anni di versamenti non può in nessun caso ottenere un trattamento previdenziale riferito ai contributi che ha versato.
Per questo molti contribuenti a 67 anni di età fanno richiesta dell’Assegno Sociale. Perché è una prestazione scollegata dai contributi previdenziali e quindi, può essere percepita a prescindere dalla carriera lavorativa. Il vicolo però è reddituale e quindi l’Assegno Sociale può essere percepito solo di fronte a situazioni reddituali di un certo tipo. Per i contributivi puri però si può anche percepire prima l’Assegno Sociale e poi la pensione di vecchiaia e adesso vedremo come fare.
Trasformare l’Assegno Sociale in una vera pensione, controlla se anche tu puoi
Un contribuente che non ha ancora raggiunto i 20 anni di contributi versati a 67 anni di età non può andare in pensione. Perché la normativa non lo consente. Al di sotto dei 20 anni di contributi, infatti, salvo i rari casi di soggetti che rientrano nelle Deroghe Amato, non si può prendere la pensione di vecchiaia. Ed i contributi versati risultano di fatto perduti. Che siano 5, 10 o persino 19 anni di contributi, i versamenti vengono di fatto persi. C’è da dire però che per i contributivi puri a 71 anni questa possibilità è concessa, perché bastano solo 5 anni di versamenti per ottenere la prestazione. Una salvaguardia per quanti a 67 anni, per questioni reddituali (redditi propri o con il coniuge troppo alti), non rientrano nemmeno nell’Assegno Sociale. Ma una salvaguardia anche per chi può trasformare l’Assegno Sociale in una vera pensione. Perché come dicevamo, i contributivi puri possono a 71 anni trasformare il loro Assegno Sociale in pensione di vecchiaia.
Ecco cosa fare a 71 anni di età dopo aver preso l’Assegno Sociale
Una volta raggiunta l’età di 71 anni, si possono utilizzare i contributi non utilizzati a 67 anni. Perché, come detto, si tratta di contributi che non arrivano alla soglia minima di 20 anni. Insufficienti per la pensione. A 71 anni i soggetti che hanno iniziato a versare dopo il primo gennaio 1996, possono sfruttare l’occasione per rendere validi anche 5 anni di versamenti. Naturalmente bisognerà verificare se il calcolo della pensione con un ammontare di contributi inferiore alla soglia minima dei 20 anni, consente di prendere un trattamento pensionistico superiore all’Assegno Sociale. Perché altrimenti l’INPS confermerà questa misura per via della regola che salvaguarda il contribuente. A cui l’INPS destina sempre la misura di maggior favore.