La scabbia sta tornando in Italia, e sembra che i contagi siano appena iniziati. Che cosa bisogna fare in questi casi?
Contrarre una pericolosa malattia è raro, ma ammalarsi non lo è affatto. Stiamo sempre in guardia su quello che mangiamo e a ciò che tocchiamo, seppure non sia semplice fare attenzione a tutto. Adesso dovremo stare in allerta per via di un’infezione che si sta scatenando a Roma, e che potrebbe colpire tantissimi italiani in poco tempo.
Parliamo della scabbia, una malattia della pelle causata dall’acaro Sarcoptes scabiei. Si tratta di un parassita molto piccolo che si insinua sotto la pelle, e può colpire sia l’essere umano che gli animali. I casi di scabbia sono aumentati nelle ultime settimane, spaventando gli italiani che ovviamente cercheranno di evitarla e di prestare attenzione alle norme sanitarie. Ma quali sono i sintomi, e che cosa si dovrebbe fare in caso di infezione?
Scabbia a Roma, che cosa fare se si viene infettati: seguite queste regole per non rischiare
Le autorità sanitarie fanno sapere che i sintomi più comuni della scabbia sono il prurito e la formazione di cunicoli cutanei, inoltre possono manifestarsi dopo diverse settimane. L’acaro Sarcoptes scabiei può colpire bambini, adulti e anziani, per cui non c’è un limite alla quantità di persone che è in grado di infettare. Gli individui a rischio sono gli anziani, nei quali può manifestarsi la scabbia crostosa cioè la forma più grave della scabbia.
La malattia viene trasmessa tramite il contatto prolungato con una persona già infetta, ma anche con gli oggetti se vengono impugnati per tanto tempo. Per fortuna si può guarire dalla scabbia nel giro di qualche settimana, per cui non è pericolosa se si interviene subito e non si perde tempo. Nei casi peggiori può persistere per mesi, ma alla fine scompare come qualunque altra malattia trattabile nei giorni nostri.
Se si contrae la scabbia è necessario contattare il proprio medico curante, per poi attendere istruzioni da parte sua. Si riceverà il giusto trattamento sanitario per poter contenere la malattia, in modo tale che il paziente non sia in pericolo. Seguendo queste direttive non correremo alcun rischio, nonostante i contagi della scabbia potrebbero aumentare nel corso dei giorni. Al momento la situazione è più che gestibile: restate aggiornati per saperne di più.