Presto i contribuenti italiani dovranno iniziare a fare i conti con il modello 730 del 2024 che fa riferimento all’anno di imposta 2023. In pratica inizia la nuova stagione delle dichiarazioni dei redditi. Un adempimento obbligatorio che il contribuente è tenuto a rispettare per pagare le imposte sui redditi prodotti l’anno precedente.
Nel frattempo, però, stanno arrivando ai contribuenti le lettere relative agli avvisi di accertamento del 730 presentato nel 2022 che faceva riferimento all’anno d’imposta 2021. Un avviso di accertamento è il passaggio precedente quello della cartella esattoriale. Ecco perché è importante capire come fare a risolvere la situazione prima che peggiori. Perché prima che diventi cartella, ecco come pagare a rate un debito proveniente dal 730.
Dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi di un contribuente l’Agenzia delle Entrate avvia dei controlli formali. Il tutto alla ricerca di eventuali anomalie, errori o omissioni da parte dello stesso contribuente. Quando da questi controlli emerge una maggiore imposta da versare, il Fisco italiano invia al contribuente una lettera con cui chiede di mettere a posto la situazione. Al ricevimento della lettera il contribuente deve adoperarsi per mettersi in regola in base alle tre opzioni che un avviso bonario concede. E il tutto in 30 giorni. In primo luogo, se il contribuente ha in mano dei documenti che giustificano l’eventuale errore o omissione, può presentare una istanza di annullamento dell’avviso, naturalmente inserendo dentro tutto ciò che serve ad avvalorare la sua richiesta. In alternativa bisogna pagare entro 30 giorni dalla data di ricevimento dell’avviso, sfruttando la possibilità di godere di sanzioni ridotte. Infine, c’è la possibilità di pagare a rate.
La richiesta di rateizzazione di un avviso bonario si fa tramite il portale istituzionale del Fisco Italiano. Collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate in area libera, si può facilmente richiedere la dilazione. Non serve quindi l’accesso all’area riservata, non servo lo SPID, la CIE o la CNS. Basta trovare tra i vari servizi offerti, l’area pagamenti. Dentro la sezione bisogna trovare l’area denominata comunicazione controllo automatico e formale con calcolo delle rate. Compilando il formulario con dati anagrafici e di residenza del richiedente, codice dell’atto, importo da versare, data di elaborazione e data di ricevimento dell’avviso, si può scegliere il numero di rate da 2 a 20. Sono rate trimestrali e quindi il debito verrebbe spalmato per 5 anni.
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