Una petizione popolare che vorrebbe riformare il calendario scolastico sembra che potrebbe avere presto esaudito il desiderio. Perché al Ministero dell’Istruzione e del Merito si pensa a riformare il calendario scolastico, estendendo l’apertura della scuola anche in estate.
Proprio l’obiettivo della petizione che sottolinea come le vacanze scolastiche e le chiusure dei nostri istituti sarebbero le più lunghe d’Europa. Con risvolti negativi sull’apprendimento, l’insegnamento e pure sulla vita delle famiglie. Novità studenti e famiglie, scuole aperte pure in estate quindi, almeno questo è dentro un progetto che deve ancora vedere i natali.
Tra le richieste della petizione dell’Organizzazione WeWorld ci sono proprio l’apertura delle scuole anche a giugno e luglio nonché il tempo prolungato obbligatorio per tutti gli studenti fino ai 14 anni di età (cioè, fino alla terza media). Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sembra propenso a valutare l’ipotesi di estendere l’apertura delle scuole anche ai mesi estivi. Perché petizione o meno, probabilmente anche i legislatori si sono resi conto che chiudere le scuole da giugno a settembre di ogni anno, per ben 14 settimane, lede le offerte di apprendimento e insegnamento che la scuola deve dare agli studenti. Il progetto pare abbia già un nome e si chiama “Piano Estate”. Lo ha annunciato direttamente il titolare del Dicastero, cioè il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Le dotazioni economiche ci sarebbero, anche perché bisognerebbe che alcuni insegnanti nonché il personale scolastico in genere, accettino dietro pagamento di un surplus di retribuzione, l’estensione del loro periodo di lavoro annuale.
L’operazione di cui si sta parlando, è però tutt’altro che facile da portare a punto. Perché tira dentro le vacanze degli studenti, a cui oltre che l’insegnamento, deve essere offerto anche il giusto svago. Ma tira dentro pure i lavoratori del comparto scuola nonché le famiglie degli studenti. Tra vacanze che verrebbero rivisitate alla luce di queste nuove aperture estive delle scuole, sia per i genitori che per gli studenti e i lavoratori delle scuole, e altri problemi oggettivi, le polemiche saranno sicuramente massicce. Il progetto però nasce anche per cercare di offrire il miglior strumento possibile a livello di istruzione ma anche di vita sociale. Perché la scuola, secondo le indiscrezioni che accompagnano il progetto, dovrebbe essere un luogo dove i ragazzi all’accrescimento delle loro competenze, dovrebbero aggiungere attività sociali, sportive, culturali. E per abbattere le disuguaglianze che non permettono a tutti gli studenti di tutte le famiglie di avere questo focus a 360 gradi, cosa di meglio che potenziare la scuola, partendo dai periodi di loro apertura?
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