Nel 2025 probabilmente ci saranno lavoratori che verranno severamente penalizzati dalle nuove regole che il Governo si accinge a varare in materia previdenziale. Infatti, sembra sempre più probabile che dalla Quota 103 nel 2025 si passerà alla Quota 104.
Significa che servirà un anno in più di età anche per andare in pensione con le misure per i quotisti. Ed è una novità che sicuramente produrrà lavoratori più penalizzati di altri da questo cambio di normativa. Per esempio i nati nel 1963 saranno quelli più penalizzati dal cambiamento perché per loro che compiono 62 anni nel 2025 non ci sarà alcuna possibilità di andare in pensione prima dei requisiti ordinari. E adesso vedremo il perché.
Che sarebbe stato arduo varare la riforma delle pensioni da parte del Governo Meloni era chiaro a tutti da tempo. Ed il sospetto che nel 2025 le uniche novità previdenziali sarebbero state quelle solite, cioè proroghe e prolungamenti di vecchie misure in scadenza a fine 2024, era assai diffuso. E probabilmente così sarà anche nel 2025. Ed alla solita maniera, con proroghe di alcune misure che vengono anche inserite come requisiti. Infatti, questo è successo alla Quota 103 nel 2024, con il calcolo contributivo che ha reso peggiore la misura rispetto alla sua versione 2023. E poi sono peggiorate anche Opzione Donna e l’APE sociale, crescite come requisito anagrafico rispettivamente di un anno e di 5 mesi. E nel 2025, sono sempre queste tre misure che per essere in vigore, devono essere rinnovate. Perché Opzione Donna, APE sociale e Quota 103 scadono tutte il 31 dicembre 2025.
La Quota 103 al momento è quella che ha più probabilità di essere rinnovata, anche se verrà ribattezzata Quota 104. Dopo la Quota 100 diventata Quota 102 che poi a sua volta è diventata Quota 103, adesso ecco la Quota 104. Salendo la Quota salgono anche i requisiti per le pensioni. Che da 62 anni di oggi passerebbero, in base all’ultima ipotesi, a 63 anni. E sempre con i canonici 41 anni di contributi che servono anche oggi per la Quota 103. Questo significa che gli ultimi lavoratori che potranno sfruttare la Quota 103 saranno i nati nel 1962. Solo chi ha compiuto o compirà 62 anni di età nel 2024, insieme a 41 anni di contributi completati entro il 31 dicembre 2024, potrà andare in pensione.
Chi è nato nel 1963, dopo essere stato escluso dalla Quota 103 per via di una età inferiore ai 62 anni al 31 dicembre 2024, verrebbe escluso pure da Quota 104. E per lo stesso motivo, perché nel 2025 avrebbe 62 anni quando invece ne serviranno 63. Oltretutto, se anche la Quota 104 venisse varata per durare solo 12 mesi, nemmeno nel 2026 questi soggetti potrebbero sfruttare una prestazione di questo genere. Dovranno in pratica aspettare i 42,10 anni di contributi per le pensioni anticipate ordinarie o i 67 anni di età per le pensioni di vecchiaia. Nel 2025 addio pensioni a 62 anni quindi, e per molti le strade della quiescenza diventeranno sempre più ripide.
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