Se c’è un settore lavorativo che può essere considerato particolare questo settore è senza dubbio quello del lavoro domestico. Non fosse altro perché chi ha il ruolo del datore di lavoro, sia esso l’anziano che assume la badante o la famiglia che assume la colf, non ha la funzione di sostituto d’imposta.
Nel 730/2024 si dichiarano i redditi del 2023. E lo stipendio della badante, cioè il suo reddito 2023 di fatto è lordo. Perché il datore di lavoro non ha trattenuto l’IRPEF dovuta dalla lavoratrice come invece accade per gli altri settori lavorativi. Ma allo stesso tempo, il datore di lavoro non ha concesso alla badante, sempre per lo stesso motivo della funzione di sostituto d’imposta, il Bonus IRPEF e le detrazioni per lavoro dipendente. Tradotto in termini pratici, è la lavoratrice con il modello 730/2024 che deve provvedere ad effettuare i conguagli. Per il modello 730/2024, ecco come fare a mettersi in regola.
Il reddito di una badante è identico a quello di qualsiasi altro contribuente. Essendo come detto in premessa, un reddito lordo, la badante deve, con il modello 730/2024, provvedere a calcolare la sua imposta dovuta. Fino a 15.000 euro l’IRPEF dovuta è del 23%. Per la parte eccedente i 15.000 euro e fino a 28.000 euro si versa il 25%. E poi ancora, per la parte superiore a 28.000 e fino a 50.000 la badante deve versare il 35% ed infine per la parte ancora eccedente deve versare il 43%. In linea di massima lo stipendio medio delle badanti rientra in pieno nel primo scaglione. Quindi su 10.000 euro di reddito prodotto dovrebbe versare 2.300 euro di IRPEF, ovvero il 23% di 10.000 euro. Un vero salasso che però viene detonato da detrazioni e Bonus.
La prima cosa da sfruttare e che il datore di lavoro non ha applicato perché non fa il sostituto di imposta sono le detrazioni per lavoro dipendente. Infatti, dall’IRPEF dovuta come calcolata in precedenza, si deve detrarre l’importo di 1.880 euro. Inoltre la badante ha diritto al trattamento integrativo IRPEF, meglio noto come Bonus IRPEF o ancora Bonus Renzi come molti, erroneamente lo chiamano. Si tratta del Bonus da 100 euro al mese che anche in questo caso non è erogato dal datore di lavoro in busta paga. Infine, sempre con il modello 730/2024 ci sarebbero da scaricare eventuali spese detraibili. parliamo per esempio delle spese sanitarie oltre la franchigia di 129,11 euro che danno diritto alla detrazione al 19%. O ancora, sempre al 19%, le spese funebri, le spese per le assicurazioni sulla vita o contro gli infortuni e così via dicendo. Evidente che la badante in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, per capire se deve versare o andare a rimborso, o se deve prendere i 1.200 euro di Bonus, deve calcolare tutte le voci attive e passive della dichiarazione stessa.
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