Quest’oggi, giovedì 18 gennaio, arriva al cinema il nuovo film firmato da Leonardo Pieraccioni. Il quindicesimo di una carriera iniziata, un po’ per gioco nel 1995 con I Laureati, che è ormai vicina al trentennale.
Ha raccontato l’Italia a cavallo della fine degli anni Novanta e l’inizio del Nuovo Millennio, con leggerezza, ironia e con tutta la goliardia dei toscani. Oggi, alla vigilia dei 59 anni, che compirà tra un mese, ha radunato un cast tutto da ridere, a partire da Nino Frassica, per il suo nuovo lavoro.
“Pare parecchio Parigi” è una commedia basata su un fatto realmente avvenuto. Un viaggio immaginario organizzato da due figli per un padre morente a inizio anni Ottanta. Una sorta di testamento, che, però, per l’impossibilità di raggiungere davvero la capitale francese, per via della malattia, si svolse interamente sulle colline toscane.
Pieraccioni, venuto a conoscenza di questa commovente storia, ha deciso di trasporla cinematograficamente, rivedendola in salsa prettamente Toscana. Da qui la scelta di girarla quasi interamente all’interno di un maneggio girando con un camper spesso in tondo.
All’interno del mezzo, ecco i protagonisti. Tre fratelli e non due, come la vicenda originale. Un uomo, Pieraccioni stesso, e due donne, Giulia Bevilacqua e Chiara Francini. Nei panni del vecchio padre, invece, un esilarante e ficcante Nino Frassica.
Tra gli attori secondari, non poteva mancare Massimo Ceccherini, storica spalla di Pieraccioni, nel ruolo del cattivo che vorrebbe interrompere il viaggio.
Una vicenda che mescola scene comiche con altre che fanno riflettere. Il rapporto, spesso controverso, tra genitori e figli, il provare a ricomporlo e ritrovarlo a causa di una malattia, il silenzio spesso preferito al dialogo.
“12 ore possono far recuperare una vita”. Una frase che Frassica dice al figlio durante il viaggio. L’esatto esempio di come questa commedia unisca le risate alle riflessioni. Il tutto sulle note e le parole di Neena che ha scritto l’omonima canzone che fa da colonna sonora al film.
In fondo, con un’altra citazione cinematografica, potremmo dire che non è la destinazione che conta, ma il viaggio. Durante questo, infatti, tra sorrisi, ricordi e un po’ di malinconia, si ricreerà quel clima familiare perso nei tanti anni trascorsi lontani dai protagonisti.
“Pare parecchio Parigi”, al cinema da oggi, è un film che non sembra molto “pieraccioniano”, ma che il regista toscano ha già lanciato come uno dei suoi lavori più belli. Seppure sia conscio che sarà poi il verdetto del pubblico, come sempre, a decretarne il successo o il flop.
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