Il marxismo è una corrente di pensiero che ha segnato profondamente la storia del XX secolo. Nato come teoria critica del capitalismo, il marxismo ha influenzato le lotte sociali e politiche di molte nazioni, ispirando rivoluzioni e movimenti di liberazione in tutto il mondo.
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Il filosofo tedesco Karl Marx inventore della corrente di pensiero definita “Marxismo”
Karl Marx, filosofo tedesco del XIX secolo, è il padre del marxismo. La sua opera più famosa, il “Manifesto del Partito Comunista”, scritto insieme all’amico e collaboratore Friedrich Engels, è stata pubblicata nel 1848 e ha segnato l’inizio di un’era di lotte sociali e politiche. Nasce a Treviri nel 1818, non solo filosofo e politico, ma anche sociologo, giornalista e soprattutto economista.
Marxismo, una lotta di classe dove il più forte opprime il più debole
Questa corrente di pensiero si basa sulla teoria della lotta di classe: secondo Marx, la storia dell’umanità è la storia della lotta tra le classi sociali, tra oppressori e oppressi. Il capitalismo, secondo il filosofo tedesco, è un sistema economico basato sull’oppressione dei lavoratori da parte dei capitalisti, che sfruttano il loro lavoro per ottenere profitti.
Il marxismo ha avuto molti esponenti nel corso del tempo, che hanno sviluppato e ampliato la teoria di Karl Marx. Uno dei più importanti è stato Vladimir Lenin, leader della rivoluzione russa del 1917. Il capo sovietico ha messo in pratica le idee di Marx e ha fondato lo stato socialista sovietico, che ha resistito alla pressione degli Stati capitalisti per decenni.
Gramsci, uno dei principali nomi italiani facenti parte della corrente marxista
Un altro importante esponente del marxismo è stato senza dubbio Antonio Gramsci, filosofo e politico italiano. Gramsci ha sviluppato la teoria dell’egemonia culturale, secondo cui il potere non si esercita solo attraverso la forza, ma anche attraverso l’influenza culturale e ideologica. La sua opera più famosa, i “Quaderni del carcere”, è stata scritta durante la prigionia fascista e ha avuto un enorme impatto sulla cultura politica italiana, divenendone un punto di riferimento per tanti politici moderni e non solo.
Evoluzione del Marxismo negli anni 60 – 70
Negli anni ’60 e ’70 del XX secolo, il marxismo ha conosciuto un grande sviluppo, grazie soprattutto alla figura di Ernesto Che Guevara, rivoluzionario argentino e leader della rivoluzione cubana. Guevara ha sviluppato la teoria del “socialismo scientifico”, secondo cui la lotta rivoluzionaria deve essere condotta con metodo e rigore scientifico, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni o dalle passioni.
Negli ultimi decenni, il marxismo ha subito molte critiche e ha perso parte della sua influenza. Tuttavia, molte delle sue idee e della sua teoria sono ancora attuali e possono essere utili per comprendere le sfide del presente.
Il marxismo, infatti, ha sempre messo in primo piano la questione della giustizia sociale e della lotta contro l’oppressione e lo sfruttamento. La sua teoria della lotta di classe può essere applicata a molte situazioni attuali, come ad esempio la questione della disuguaglianza economica e sociale, della crisi ambientale o della lotta contro il razzismo e l’intolleranza. Inoltre, questa corrente ideologica ha sempre messo in discussione la logica del profitto e della mercificazione, ponendo l’accento sull’importanza del lavoro e della dignità umana. Queste sono questioni che sono ancora attuali e che richiedono una riflessione critica e un impegno politico.
Nonostante siano passati decenni, questa corrente di pensiero è fonte di riflessione e critica anche nell’attualità
In conclusione possiamo certamente affermare che il marxismo è una corrente di pensiero che ha segnato profondamente la storia del XX secolo e che, nonostante le tante critiche e le molteplici difficoltà riscontrate nel suo cammino, può ancora essere una fonte di ispirazione e di riflessione critica per le sfide del presente.