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I conti non tornano: l’italiano medio sostiene di non avere soldi per arrivare a fine mese, eppure va in vacanza e spende molto

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Linda Marciano

L’economia italiana e le abitudini di spesa degli italiani rappresentano un argomento di grande interesse, specialmente in un periodo come l’estate, quando le spese aumentano e le dinamiche economiche si fanno più evidenti. Recenti studi e rapporti offrono una panoramica dettagliata dei redditi medi, delle difficoltà economiche e delle spese previste per le vacanze estive. Analizziamo questi aspetti per capire meglio la situazione economica attuale e (forse reale) del Paese. Vedremo comunque che i conti sembrerebbero non tornare: l’italiano medio sostiene di non avere soldi per arrivare a fine mese, eppure va in vacanza e spende molto. Ci limiteremo a riportare solo dei dati, il Lettore faccia i suoi conti. Partiamo dal reddito medio.

Redditi medi e disparità regionali

La popolazione in Italia è di circa 59 milioni. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il reddito medio annuo dichiarato dagli italiani è di circa 21.000 euro, corrispondenti a circa 1.400 euro netti al mese per i lavoratori dipendenti (sono circa 26 milioni in Italia). Questo dato mette in luce una realtà economica caratterizzata da una relativa stabilità, ma anche da significative disparità regionali. Ad esempio, Portofino si distingue come il comune più ricco d’Italia, con un reddito medio di oltre 51.000 euro annui, molto al di sopra della media nazionale .

Queste disparità sono un riflesso delle differenze economiche tra il Nord e il Sud del Paese. Per quanto riguarda le partite IVA (sono circa 5 milioni), secondo i dati riportati dal MEF nel 2023, quasi metà dichiara un reddito medio di circa 15.600 euro annui. Invece, secondo l’Osservatorio dell’INPS, l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.468,59 euro Inoltre, più della metà degli italiani percepisce sotto i 750 euro al mese. I pensionati in italia sono circa 17 milioni.

Le difficoltà economiche delle famiglie

Nonostante la media dei redditi possa sembrare accettabile, una nuova indagine dell’Eurispes rivela che molte famiglie italiane fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il rapporto indica che una significativa percentuale di italiani vive in condizioni di precarietà economica, con difficoltà a coprire le spese essenziali e a risparmiare per il futuro. Questo problema è particolarmente acuto tra le famiglie con redditi medio-bassi, che devono affrontare un costo della vita in continuo aumento senza un corrispondente aumento dei salari .

Spese per le vacanze estive

Ad agosto 2024, oltre 17 milioni di italiani partiranno per le vacanze, con una spesa complessiva prevista di circa 15 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta un aumento rispetto all’anno precedente, indicando una certa fiducia economica e una voglia di svago nonostante le difficoltà finanziarie. In media, ogni famiglia spenderà circa 1.090 euro per le vacanze estive, un leggero incremento rispetto al 2023 . Attenzione, se consideriamo il reddito medio, le pensioni medie, e le partite IVA, e i loro numeri, oltre alle spese per affitti, mutui, bollette, cibo, vestario, ecc., non ci troviamo con la spesa di 1.090 euro per la vacanza media. Cosa non quadra o il nostro ragionamento è sbagliato?

Le destinazioni preferite includono località balneari famose come la Sardegna, la Puglia e la Sicilia. Tuttavia, la Calabria, nonostante le sue bellezze naturali e culturali, non figura tra le mete principali. Questo potrebbe essere dovuto a vari fattori, tra cui la percezione della qualità dei servizi e l’accessibilità. In ogni caso, un numero crescente di italiani sceglie anche destinazioni internazionali, attratti dall’opportunità di esplorare nuove culture e paesaggi.

Impatto delle spese estive sull’economia

Le spese estive rappresentano un’importante iniezione di liquidità per l’economia italiana, specialmente per il settore turistico. Questi flussi di denaro stimolano l’occupazione stagionale e creano opportunità economiche nelle località turistiche. Tuttavia, la concentrazione delle spese in specifiche aree geografiche può accentuare le disparità economiche già esistenti. È quindi cruciale che le politiche di sviluppo turistico siano mirate a promuovere una distribuzione più equa dei flussi turistici, incentivando la scoperta di destinazioni meno conosciute ma altrettanto affascinanti.

Evasione fiscale in Italia: è questo che non fa quadrare i conti?

Secondo quanto riportato recentemente da Adnkronos, in Italia, l’evasione fiscale rimane estremamente elevata, aggirandosi intorno agli 84 miliardi di euro annui. Nonostante l’Amministrazione Finanziaria italiana disponga di 190 banche dati digitalmente collegate, contenenti un’enorme quantità di informazioni fiscali che potrebbero essere utilizzate per verificare con precisione la fedeltà fiscale dei 43,3 milioni di contribuenti, l’evasione persiste. La Cgia di Mestre sottolinea che ogni anno il fisco italiano gestisce 2,4 miliardi di fatture elettroniche e 1,3 miliardi di informazioni sui redditi e sui bonus, utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per preparare le dichiarazioni precompilate.

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