Chi paga per un cuore infranto? Dopo un fidanzamento finito è possibile chiedere un rimborso al partner per il danno subito? La Legge parla chiaro.
Vivere intensamente una storia d’amore fino a quando il partner annulla tutto, rompe il fidanzamento e ti lascia. Una delusione che spezza il cuore e annulla ogni promessa di vita insieme. Un danno che ferisce profondamente e che dovrebbe essere risarcito.
I soldi non cancellato la tristezza di una storia finita ma sono un modo per far pagare all’ormai ex il danno arrecato. Infatti, c’è tanta speranza dietro un amore: l’illusione di poter passare la vita con il compagno/compagna, creare una famiglia, avere sempre qualcuno a cui appoggiarsi e di cui fidarsi. Un fidanzamento è il primo passo verso il matrimonio, coronamento dei sogni di tante persone.
Un giorno che si immagina da molto tempo, si ha chiaro nella propria mente fino a che, poche parole del partner, cancellano la magia. Il fidanzamento viene rotto, improvvisamente crolla tutto il castello che si era costruito nella propria mente e ci si ritrova con lacrime, dolore e frustrazione. Tutto questo ha un costo edelle conseguenze legali da conoscere.
Rottura del fidanzamento, chi lascia deve pagare? La risposta della Legge
Se un matrimonio viene annullato all’ultimo momento per un ripensamento o la scoperta di un tradimento, ci sono delle conseguenze legali per uno dei membri della coppia? Quando si è ad un passo dal grande giorno, tutto è già stato stabilito, gli acconti pagati, il vestito comprato. Spese onerose che devono essere saldate, ma da chi? Senza considerare il danno morale legato alla rottura del fidanzamento e alla cancellazione delle nozze.
Partiamo dal presupposto che il matrimonio è una libera scelta e che il ripensamento è lecito in qualsiasi momento. Il tradimento prematrimoniale non è illecito e, dunque, non dà diritto ad alcun risarcimento. La promessa di nozze non comporta alcun obbligo giuridico di arrivare fino al matrimonio. Ci sono o no, quindi, delle conseguenze legali?
L’articolo 80 del Codice Civile afferma che il partner lasciato ha il diritto di chiedere la restituzione dei regali fatti collegati direttamente alla promessa di matrimonio come, ad esempio, l’anello di fidanzamento. Il rimborso non può essere chiesto, invece, per i doni dati in segno di affetto e che sono indipendenti dal fidanzamento, né per le ciò che è consumabile rapidamente e di conseguenza non esiste più al momento della richiesta di risarcimento.
Nemmeno la corrispondenza si può richiedere, mentre le fotografie sì. L’Articolo 81, infine, stabilisce che se la rottura del fidanzamento avviene senza giusto motivo o per comportamento colpevole, allora il partner lasciato dovrà risarcire l’altro per i danni subiti in relazione alle spese del matrimonio. Questo solo se la promessa è stata formalizzata per iscritto.