La guerra civile siriana, iniziata nel 2011 come una serie di proteste contro il governo di Bashar al-Assad, è diventata presto un conflitto complesso con numerose fazioni in lotta, tra queste l’ISIS. Il gruppo terroristico ha guadagnato un’importante posizione nella regione. L’organizzazione ha approfittato della debolezza del governo siriano e dell’instabilità del paese per estendere il proprio potere.
La storia dell’ISIS in Siria
L’ISIS ha iniziato a espandersi in Siria nel 2013, prendendo il controllo di alcune città nel nord e nell’est del paese. Nel 2014, l’organizzazione ha dichiarato la creazione di un califfato che si estendeva dalla Siria all’Iraq. L’ISIS ha condotto numerosi attacchi terroristici in tutto il mondo, spingendo molti paesi a unirsi nella lotta contro di esso.
La politica di Assad contro il terrorismo
Bash al-Assad ha sempre sostenuto che il suo governo stesse combattendo il terrorismo in Siria, ma molte organizzazioni internazionali hanno accusato il governo siriano di commettere violazioni dei diritti umani e di condurre operazioni militari indiscriminate contro la popolazione civile. Tuttavia, il governo siriano ha continuato a condurre operazioni militari contro l’ISIS, spesso con l’aiuto dei suoi alleati, tra cui Russia e Iran.
Le azioni di Assad contro l’ISIS
Il governo di Assad ha condotto numerose operazioni militari contro l’ISIS, cercando di liberare le città e i villaggi occupati dall’organizzazione. Tuttavia, alcune di queste operazioni sono state accusate di aver causato morti di civili e di aver distrutto infrastrutture civili. Il governo siriano ha anche cercato di negoziare con alcuni gruppi ribelli siriani per cercare di unirsi nella lotta contro l’ISIS.
La situazione attuale in Siria con Assad e la lotta contro l’ISIS
Attualmente, la situazione in Siria è ancora instabile, con diverse fazioni ancora in lotta tra loro. Tuttavia, l’ISIS ha subito numerose sconfitte negli ultimi anni, con la perdita di importanti città come Raqqa e Mosul. L’organizzazione ha visto anche la morte del suo leader, Abu Bakr al-Baghdadi, nel 2019. Tuttavia, l’ISIS continua a rappresentare una minaccia, con alcuni rapporti che indicano che l’organizzazione ha rafforzato la sua presenza in alcune parti del paese.
La lotta internazionale contro l’ISIS
La lotta contro l’ISIS ha visto la partecipazione di numerosi paesi, tra cui gli Stati Uniti, la Russia, la Turchia e le forze di sicurezza di numerosi paesi arabi. Inoltre, le forze curde in Siria, organizzate nelle Forze Democratiche Siriane, hanno giocato un ruolo importante nella lotta contro l’organizzazione. Tuttavia, l’intervento esterno ha spesso portato a una maggiore complessità e alla nascita di nuovi conflitti.
Gli attori internazionali e la guerra in Siria
La guerra in Siria ha visto il coinvolgimento di molti attori internazionali, tra cui la Russia, gli Stati Uniti, la Turchia, l’Iran e l’Arabia Saudita. I loro obiettivi e le loro politiche hanno spesso contribuito a mantenere la guerra in corso. Inoltre, la guerra in Siria ha spinto milioni di siriani a fuggire dal paese, creando una crisi umanitaria senza precedenti.
Le implicazioni geopolitiche della guerra in Siria tra Assad e ISIS
La guerra in Siria ha avuto importanti implicazioni geopolitiche, con il paese che è diventato un campo di battaglia per le potenze regionali e globali. La Russia ha utilizzato la guerra per espandere la propria influenza nella regione, mentre gli Stati Uniti hanno cercato di contenere l’espansione dell’Iran. Inoltre, la guerra ha creato instabilità nella regione, con il rischio di coinvolgimento di altri paesi nella guerra.
Conclusioni
La guerra in Siria è stata un evento tragico che ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone e la fuga di milioni di siriani dal loro paese. La lotta contro l’ISIS ha visto il coinvolgimento di numerosi attori internazionali, ma ha anche portato a nuove sfide e complessità. La situazione attuale in Siria è ancora instabile, ma la sconfitta dell’ISIS in alcune parti del paese offre speranza per il futuro. Tuttavia, la comunità internazionale deve lavorare insieme per garantire una soluzione pacifica alla guerra e per affrontare la crisi umanitaria in corso.
