Avere problemi con le cartelle esattoriali è una cosa abbastanza comune a milioni di contribuenti. La cartella esattoriale è uno strumento che può essere considerato alla stregua di una sentenza del Giudice, cioè un atto esecutivo. Significa che chi ha a che fare con le cartelle, rischia di finire nelle mire delle azioni di esecuzione forzata che l’Agenzia delle Entrate Riscossione può attivare.
E sono sempre le solite. Perché parliamo del fermo amministrativo di veicoli ed auto, di pignoramenti e di ipoteche. E sono tutti rischi abbastanza fastidiosi. Con le dovute differenze, ogni singolo contribuente può essere penalizzato in maniera differente a seconda della procedura di esecuzione forzata adottata dal Concessionario alla Riscossione. Oggi in materia cartelle esattoriali, ecco come evitare l’ipoteca sulla casa, perché i rischi sono notevoli dal momento che può riguardare anche la casa di abitazione principale di un nucleo familiare.
Il fermo amministrativo dei veicoli blocca di fatto l’uso dell’auto di un contribuente che ha delle cartelle esattoriali da pagare. L’auto assoggettata a fermo amministrativo non può circolare e non può essere venduta, rottamata o allineata in nessun modo. Con il pignoramento, Agenzia delle Entrate Riscossione blocca il conto corrente del contribuente, oppure si fa consegnare soldi dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale che versano mensilmente ai contribuenti, gli stipendi o le pensioni. Naturalmente sempre nei limiti prestabiliti e in base a cosa le Legge consente di togliere dalla disponibilità del contribuente (cosiddetto minimo vitale). Il pignoramento può arrivare a riguardare anche beni immobili come case, terreni e fabbricati in genere. Ma la casa di abitazione del nucleo familiare del contribuente indebitato non può essere pignorata. In questo caso, questo immobile può essere attaccato dall’ipoteca.
L’ipoteca come è disciplinata dall’articolo numero 2808 del Codice Civile è una forma di tutela che un creditore può mettere sui beni immobili di un debitore. Tutela perché con l’ipoteca il creditore se non viene rimborsato del suo credito in altra forma da parte del debitore, può portare all’esproprio. In pratica, anche la casa può essere espropriata al debitore che non salda le cartelle esattoriali. Con tanto di iscrizione nei registri immobiliari, l’ipoteca è pericolosa proprio perché può arrivare a far perdere la casa, anche quella principale ad un debitore. Ma ci sono dei vincoli se si parla di cartelle esattoriali. L’ipoteca in questo caso si può usare solo per situazioni debitorie sopra i 20.000 euro. Significa che il contribuente che ha 21.000 euro di cartelle da pagare, per evitare l’ipoteca deve cercare di abbassare il suo debito. Portandolo sotto i 20.000 euro. Basterebbe quindi pagare una o più cartelle tra le tante a suo carico, per scendere a 19.999 euro in modo tale da impedire l’ipoteca. In questo caso l’Agente della Riscossione avrebbe da utilizzare gli altri metodi prima citati, ma non la ben più grave ipoteca.
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