Presto sarà il momento di iniziare a presentare le dichiarazioni dei redditi da parte dei contribuenti italiani. La stagione del 730 per il 2024 sta per partire ufficialmente è molti contribuenti potranno ottenere il rimborso spettante per alcune spese che hanno sostenuto nel 2023.
Spese che garantiscono le cosiddette detrazioni. Una delle detrazioni più importanti che i contribuenti italiani possono sfruttare è quella relativa al mutuo per l’acquisto della prima casa. Si tratta di una detrazione tra le più presenti nelle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. Ma come funziona questa detrazione e quando può recuperare il contribuente?
Molti contribuenti italiani confondono le detrazioni per il mutuo con le detrazioni su finanziamenti di vario genere e prestiti. La prima cosa da dire è che la detrazione garantisce il recupero del 19% ma non sull’intero mutuo pagato nell’anno fiscale di riferimento. Infatti, il rimborso non va calcolato sull’intero importo delle rate pagate, ma solo sulla quota interessi. Quindi, chi nel 2024 scarica il mutuo, porterà in detrazione solo la quota interessi. Che non è altro che la parte di interessi di tutte le rate mensili dell’anno d’imposta di riferimento della dichiarazione dei redditi. Che nel 2024 riguarda l’anno di imposta 2023. Il rimborso arriva direttamente in busta paga per il lavoratore dipendente che indica il datore di lavoro come sostituto di imposta. Oppure direttamente con il cedolino di pensione per chi indica l’INPS come sostituto. Invece, chi non ha sostituto, riceve tutto direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Per esempio, un contribuente che ha 1.000 euro di rata mensile di mutuo da rimborsare alla banca, comprensiva di 200 euro di interessi, alla fine dell’anno potrà scaricare soltanto 2.400 euro sul mutuo. Recuperando 456 euro (19% di 2.400 euro). Il contribuente deve sapere che c’è un tetto massimo agli interessi sul mutuo che si possono scaricare. Perché non si possono portare in detrazione più di 4.000 euro con questa voce.
Come dicevamo in precedenza non ci sono possibilità di scaricare gli interessi su un prestito personale oppure gli interessi su un finanziamento. Perché per godere della detrazione, è necessario che il mutuo sia derivante dall’acquisto della prima casa. Arriveranno sul conto corrente 456 euro quindi a chi presenta la dichiarazione dei redditi e magari non indica il sostituto di imposta. Ricevendo tutto sul conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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