Il libro Riflessioni sul fascismo italiano è stato molto apprezzato nel tempo perché si tratta di saggi che sono stati raccolti e uniti dagli autori, con lo scopo di analizzare un fenomeno che in Italia è stato decisivo nel bene e nel male e cioè ci riferiamo al fascismo.
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Gli autori che hanno scritto questa serie di saggi, di cui stiamo parlando oggi, e cioè Riflessione sul fascismo italiano avevano lo scopo di analizzare il fascismo da determinati punti di vista e cioè culturale, politico e storico.
Parliamo di autori molto prestigiosi che fanno parte di settori culturali importanti, visto che parliamo di studiosi di materie molto complicate quali Sociologia, Filosofia e Storia Contemporanea.
All’interno di questi saggi hanno voluto analizzare il fenomeno fascista soffermandosi sui momenti salienti di quell’epoca e cercando di accentuare il carattere dittatoriale, nonché la natura repressiva di quel movimento.
La loro opinione è che il fascismo ha rappresentato per la società italiana un fenomeno che ha avuto un impatto decisivo, che ancora si protrae nel tempo, nonostante si sia concluso moltissimi anni fa.
Per quei pochi che non lo sapessero ricordiamo che il fascismo nasce nel 1922 dopo la marcia su Roma. Infatti fu proprio dopo questo avvenimento che Mussolini prese il potere in Italia in maniera violenta. Facendosi aiutare da molti sostenitori.
Il movimento fascista in quegli anni si caratterizzava per essere molto violento con lo scopo di controllare le persone e di utilizzare strumenti molto coercitivi, legati a una propaganda insistente .
Inoltre il movimento credeva alla repressione della libertà di parola e di espressione, oltre ad avere la volontà di centralizzare sempre di più il potere. In quel momento Inoltre si cercava di esaltare la figura di Mussolini che veniva visto come salvatore della patria proprio utilizzando i mass media e la propaganda.
All’interno dei saggi come vedremo tra poco sono trattati vari temi tra i quali spiccano la libertà di espressione, ma anche il condizionamento che ha avuto la cultura italiana in quel periodo nonché l’accettazione della figura di Mussolini, portata avanti in maniera chirurgica della propaganda dell’epoca.
Uno dei saggi principali del libro si è concentrato proprio sulla personalità del Duce perché gli attori volevano far risaltare l’impegno della propaganda dell’epoca e cioè radio e cinema, che aveva come obiettivo creare un alone di grandezza intorno a Mussoni, il quale veniva visto come una figura leggendaria e carismatica.
La stampa di quel momento voleva trasmettere al popolo la convinzione che il Duce fosse un leader indistruttibile ,che avrebbe portato l’Italia a un futuro di leadership in Europa, cosa che ovviamente poi non è assolutamente avvenuta come ben sappiamo.
Un altro saggio invece molto rilevante è stato quello dove gli autori si sono concentrati su quello che è successo durante il periodo del fascismo, per quanto riguarda le libertà individuali.
Gli autori volevano far comprendere lettori come il regime si sia impegnato in maniera strategica e chirurgica per controllare la vita dei cittadini sotto ogni punto di vista.
Lo ha fatto in maniera molto efficace grazie soprattutto a una rete di spie che si erano unite per operare questo controllo e grazie alle pressioni fatte sia alla stampa e mass media, ma anche agli esponenti principali della cultura di quel momento.
Gli autori che hanno scritto questi saggi volevano far riflettere chi legge per quanto riguarda l’impatto che c’è stato nella cultura italiana dopo la repressione della libertà di pensiero perché ritengono che si tratta di un argomento che poteva ripresentarsi nel futuro, per il quale non bisogna mai abbassare la guardia.
Altro argomento molto trattato nel libro riflessioni sul fascismo è quello relativo al rapporto tra il regime e la cultura italiana di quel momento storico. Gli autori di questi saggi si sono voluti concentrare sull’impegno che il regime fascista ha messo sul campo con lo scopo di creare una cultura italiana, che fosse assolutamente uniforme e settata sulle idee principali che il partito fascista portava avanti.
Questo obiettivo era portata avanti in maniera molto chirurgica attraverso soprattutto una propaganda che cercava di convincere le persone come bisognasse ritornare a una cultura popolare tradizionale.
Ma soprattutto il regime non ha avuto pietà per quanto riguarda tutte quelle associazioni culturali e quelle persone che non erano conformi all’ideologia fascista che sono state prontamente silenziate.
Proprio quest’ultimo punto è importante semplicemente perché secondo gli autori il fatto di silenziare gli esponenti della cultura italiana che erano contro il fascismo ha avuto un impatto devastante per quanto riguarda l’aspetto intellettuale, artistico e creativo di quel momento storico in Italia.
All’interno di questi saggi viene analizzato il tentativo del regime fascista di creare una società omogenea, uniforme e senza nessun tipo di dissenso al contrario della democrazia.
L’obiettivo doveva essere raggiunto solo utilizzando alcuni strumenti quali propaganda e promozione dei valori tradizionali e repressione del dissenso.
Però la conseguenza è stata che in quel momento si percepiva in Italia una società intollerante e chiusa dove la diversità era considerata destabilizzante per la coesione nazionale.
In definitiva il libro Riflessioni sul fascismo italiano rappresenta una panoramica efficace e completa sul regime fascista soprattutto perché ha avuto il merito di mettere in luce con uno stile semplice e fluido le parti più devastanti di quel sistema totalitario dal punto di vista culturale.
Rappresenta quindi un’occasione molto importante per quelle persone che non erano nate durante quel periodo o e che non hanno studiato abbastanza tutte le dinamiche del regime fascista del suo impatto sulla società italiana del XX secolo.
Grazie alle letture di questo libro è abbastanza semplice comprendere le conseguenze e le cause di un fenomeno che sono state determinanti per la storia dell’Italia e dell’Europa.
Non è un caso che il libro ha avuto molto successo sia nella critica che tra i lettori che hanno apprezzato l’obiettivo degli autori del saggio.
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