Un po’ di anni fa c’è stato un referendum nel comune di Manfredonia, relativo alla possibile realizzazione di un deposito costiero di GPL presentato dalla Società Energas Spa.
Parliamo di un deposito costiero costituito da dodici serbatoi con una capacità complessiva di 60.000 metri quadrati.
Considerando che dopo la proposta della società Energas, ci sono state molto proteste, è stato deciso di indire un referendum per capire chi tra i cittadini era d accordo sul progetto.
Alla fine questo referendum c’è stato e Manfredonia ha risposto in maniera compatta, dicendosi in disaccordo col progetto della società Energas. Infatti il 95% circa tra i 25.000 votanti al referendum consultivo è stato molto chiaro, lanciando un messaggio all’azienda guidata da Dino Menale, che ha avuto solo circa il 4% dei voti.
La società Energas non si aspettava questo risultato così negativo ed è rimasta spiazzata, perché comunque si tratta di dati molto chiari. Infatti così come ha sottolineato Angelo Riccardi in questo caso, rispetto ad altre consultazioni referendarie, si è superato il quorum.
Dopo il referendum il sindaco di Manfredonia ha ringraziato tutte le persone che hanno sostenuto con il loro voto il disappunto il disaccordo sulla realizzazione dell’impianto prospettato.
Inoltre il sindaco ha chiesto all’azienda di rivedere le sue decisioni e di rinunciare all’investimento su Manfredonia, minacciando in caso contrario di rivalersi in tutte le sedi possibili.
Non si è fatta attendere la risposta dell’azienda Energas dopo il referendum. Infatti i rappresentanti di Energas si sono lamentati per non aver avuto la possibilità prima del referendum di confrontarsi in maniera approfondita con i cittadini.
L’azienda infatti era convinta di poter convincere la cittadinanza a cambiare opinione ma si è detta anche sicura del fatto che gli abitanti di Manfredonia hanno avuto troppi pregiudizi. Inoltre Energas ha annunciato che proseguirà nelle sedi competenti il confronto con i referenti istituzionali, visto che era convinta in della sicurezza e della validità del suo progetto.
In ogni caso, i cittadini che si sono schierati contro questo progetto, sono stati appoggiati da molte forze politiche. Però di sicuro la diatriba si è dimostrata molto aspra e anche potenzialmente molto lunga con tutte le conseguenze che ci sono in questi casi.
Quando si parla di impianto Gpl ci si riferisce a una struttura che viene utilizzata per produrre e distribuire e stoccare proprio questo combustibile fossile che, come sappiamo, viene usato per cottura, riscaldamento ed energia delle automobili.
Nel momento in cui si decide di costruire un impianto GPL nella zona Costiera bisogna prendere in considerazione le preoccupazioni sia per la sicurezza pubblica sia per la qualità dell’aria, ma soprattutto per la salute umana e dell’ambiente circostante
Quindi risulta chiaro che ci sono dei rischi ambientali associati all’impianto GPL partendo dalla possibilità di esplosione fuga di gas oppure anche la contaminazione dell’acqua e del solo nonché la generazione di rifiuti tossici e l’inquinamento atmosferico.
Come vedremo più avanti nell’articolo secondo gli esperti questi rischi possono essere affrontati, adottando misure di sicurezza severe e adeguate come per esempio la manutenzione regolare dell’impianto.
Sarà molto importante il rispetto della normativa ambientale e la formazione del personale giusto per fare una semplice.
In definitiva possiamo dire che decidere di costruire un impianto GPL in una zona costiera significa prendersi dei rischi che però possono essere mitigati ma solo dopo una valutazione approfondita di quello che si può fare.
In definitiva il rapporto tra le cose negative e i benefici per la comunità locale dovrà essere equilibrato.
Di sicuro in questi casi sarà importante che la cittadinanza, e quindi le persone che vivono in quel posto, siano informati nel processo decisionale per poter esprimere le loro opinioni e preoccupazioni in merito.
Quindi possiamo dire che prima di costruire un impianto GPL bisogna prendere delle misure di sicurezza molto precise che ora andremo a sintetizzare partendo da quelle più importanti.
Abbiamo visto finora le due misure principali di sicurezza per quanto riguarda la costruzione dell’impianto GPL. Ma ci sono altre da considerare è caratterizzato insieme.
Come possiamo vedere quindi costruire un impianto GPL non è una cosa semplice perché c’è bisogno di rispettare tutta una serie di precauzioni e di norme di sicurezza che serviranno proprio per eliminare o minimizzare i rischi per la sicurezza pubblica.
Infatti solo se queste misure saranno adeguatamente implementate e rispettate l’impianto funzionerà in maniera tranquilla e sicura.
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