Il virus rialza la testa: in aumento i casi di contagio e i ricoveri. Sale anche l’Rt. Cresce l’allerta nelle regioni.
Vista l’evoluzione della situazione epidemiologica, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, a cominciare dalla vaccinazione per i più fragili.
Prosegue la sua corsa il Covid. Solo nell’ultima settimana si sono registrati 30.778 nuovi casi. Un trend ancora in crescita rispetto ai 21.316 della settimana prima. Si tratta di un aumento considerevole, pari al +44% in più di nuovi contagi.
Accresce di conseguenza anche l’incidenza dei contagi, salita a 52 casi per 100 mila abitanti, mentre la scorsa settimana si erano registrati 36 casi per 100 mila abitanti. Aumentata anche l’occupazione dei letti in Area medica: adesso si attesta al 3,8% (invece la scorsa settimana era al 3%). In totale i ricoverati sono 2.378. Cresce anche l’occupazione delle terapie intensive (ora allo 0,9%, in crescita rispetto allo 0,6% dell’ultima rilevazione). In terapia intensiva attualmente sono ricoverate 76 persone. È il quadro che risulta dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’Iss.
Le regioni più interessate dai casi di Covid sono l’Emilia Romagna, con 12 ricoverati in terapia intensiva e 397 ricoverati con sintomi. Seguono Lazio e Sicilia (8 ricoveri in terapia intensiva per entrambe le regioni, rispettivamente con 189 e 206 ricoverati con sintomi).
Covid, aumentano i decessi
In aumento anche i morti: 99, una settimana fa i decessi erano stati 94. Più alto il tasso di positività, ora al 14,9% rispetto al 12,6% dell’ultimo bollettino. È salito anche il numero dei tamponi: sono 206.748 quelli eseguiti, la precedente settimana ne erano stati effettuati 168.704 (+22,5%)
In una fascia di età è stato registrato il più elevato tasso di incidenza settimanale per 100 mila abitanti. Si tratta della fascia delle persone che hanno almeno 90 o più anni. Tra gli ultranovantenni l’incidenza è aumentata più che per tutte le altre fasce di età, che comunque hanno fatto segnalare tutte un aumento nell’incidenza dei casi settimanali di Covid.
Invece l’età mediana della diagnosi è di 57 anni. Si tratta di un andamento sostanzialmente stabile e in continuità con le tendenze rilevate nelle settimane precedenti.
L’indice di trasmissibilità (Rt) – basato sui casi con ricovero ospedaliero – registrato al 5 settembre 2023 è risultato essere pari a 1,20 (1,13 – 1,27), facendo registrare una lieve crescita rispetto alla settimana precedente e ancora al di sopra della soglia epidemica (Rt=1,12 (1,04 – 1,20), al 29 agosto 2023).
Stabile invece intorno al 39% la percentuale di infezioni riscontrate in persone che hanno almeno un’infezione pregressa (reinfezioni). In stabilità o in leggero aumento invece i tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e morte) in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità crescono col crescere dell’età del paziente. Come detto i tassi più alti si registrano nella fascia d’età 90+ anni.