Difficile, ai nostri giorni, che una coppia riesca a durare. I motivi della rottura possono essere tanti, ma sono anticipati da almeno cinque segnali
Sempre più coppie scoppiano. Se un tempo, le separazioni e i divorzi, soprattutto a determinate latitudini, erano viste come una vergogna, ora separarsi dal proprio partner e dal proprio coniuge è quasi la normalità. E secondo un medico, ci sono almeno cinque segnali che possono predire un divorzio imminente: ecco quali sono.
Ovviamente, sono molteplici i motivi per i quali una coppia (di qualsiasi genere) si separa. I rapporti finiscono perché non c’è più feeling, magari anche di natura fisica e sessuale. Del resto, è l’attrazione ciò che differenzia un rapporto di coppia da un rapporto amicale. Ma ci si può lasciare per molte altre motivazioni: dai troppi litigi all’assenza di comunicazione. Anche se, ovviamente, uno dei motivi principali rimangono i tradimenti, che vanno a minare un requisito fondamentale come la fiducia.
Quale che sia il problema che la coppia affronta e che, purtroppo, potrebbe portarla alla separazione (o al divorzio, se si tratta di matrimonio), secondo un importante medico vi sono almeno cinque segnali che indicano che l’addio è ormai alle porte. Andiamo a vedere quali sono.
Cinque segnali che predicono il divorzio
A individuare i segnali è il professor John Gottman, uno dei massimi esperti e studiosi al mondo di vita di coppia. Non a caso, Gottman, non fornisce l’esito di una ricerca estemporanea, ma di uno studio durato ben sedici anni. Il primo segnale è l’approccio duro, quando, pur nelle fisiologiche discussioni che una coppia può avere, si perde quella dolcezza fondamentale, se esiste ancora il sentimento.
Il secondo segnale, secondo Gottman, è dato dalla presenza di quelli che lo studioso chiama i quattro cavalieri dell’apocalisse: la critica, il disprezzo, la difesa e l’ostruzionismo. Quando in una coppia iniziano a dominare questi atteggiamenti e queste sensazioni, allora la fine è dietro l’angolo. E così, le lamentele (fisiologiche) diventano critiche e accuse, spesso condite di sarcasmo, che dà il senso di disgusto e di disprezzo. Non ci si propone verso l’altro, ma si gioca sulla difensiva e alle parole, al confronto, arrivano lunghi, lunghissimi, periodi di silenzio.
Ovviamente, una situazione del genere non può che incidere anche sulla salute psicofisica: il nostro corpo ci lancia degli input come l‘aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, che rappresentano l’essere costantemente in tensione. Ecco il terzo segnale. Ancora, rivangare il passato con accuse che si ripercuotono sul presente: il quarto segnale. Infine, l’incapacità (che è spesso mancanza di voglia) di rimediare. Se non si vuole più disinnescare, significa che la fine è vicina e, anzi, si cerca solo una scusa per accelerarne l’arrivo.