Contro tumori così subdoli come quello al colon serve la prevenzione: ecco, per esempio, i sintomi “insignificanti” da non sottovalutare
Il cancro è il male dei nostri tempi. Nonostante la ricerca scientifica faccia, fortunatamente, passi da gigante giorno dopo giorno, ancora tante, troppe, persone, si ammalano e muoiono di tumore. Come sempre accade, vi invitiamo a effettuare screening completi e ciclici, perché è vero che le cure e le terapie avanzano, ma è anche vero che la prevenzione è la migliore strada per salvarsi.
Ecco, per esempio, alcuni piccoli sintomi che non andrebbero sottovalutati, ma, a volte, come accade nella storia che vi racconteremo, lo fanno anche i medici.
La prevenzione è fondamentale perché spesso, purtroppo, le patologie neoplastiche e tumorali sorgono in noi e proliferano senza dare particolari sintomi o segnali. Malattie gravissime, dunque, ma anche molto subdole che, quando iniziamo a trattarle, sono spesso già in una fase fin troppo avanzata per poter essere debellate con terapie efficaci.
E questo accade anche per tumori piuttosto gravi, come quello al colon, che sappiamo bene essere uno dei più letali. Per esempio, la storia che ci arriva da questa donna è di quelle inquietanti. Ben due diagnosi di tumore al colon, senza che i medici si accorgessero di nulla, sottovalutando alcuni piccoli segnali che, proprio per questo, saranno considerati insignificanti.
Una donna della Carolina del Nord, sopravvissuta due volte al cancro al colon, oggi parla dei piccoli segnali d’allarme che ha sperimentato, anche se i medici la rassicuravano che non c’era nulla di sbagliato. Lei si chiama Sherri Rollins e ha meno di 50 anni. Già dal 2017 inizia a patire qualche sintomo. Niente di serio, solo un insistente mal di schiena che, comunque, non le impedisce di vivere la propria vita normalmente. I primi esami le fanno arrivare le rassicurazioni dei medici: non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Ma lei ha una sensazione, l’idea che qualcosa non andasse, e così cerca un altro medico, che, con una risonanza magnetica, scopre un cancro al colon al quarto stadio che si era diffuso al fegato. Una situazione che potrebbe avere ragioni di ereditarietà, dato che il padre della donna morì, poco più che 50 enne, proprio di cancro al colon.
La storia familiare può essere un fattore di rischio per il cancro del colon, così come l’età, una storia personale di malattia infiammatoria intestinale, una diagnosi di diabete di tipo 2, nonché determinate origini razziali ed etniche, tra gli altri attributi.
Proprio il tumore del colon è definito dagli esperti un killer silenzioso, dato che i suoi sintomi si manifestano solo quando la malattia è già in uno stadio avanzatissimo. Guarita da questa prima ondata, quattro anni dopo, Rollins sente nuovamente qualcosa che non va. E così, subisce la seconda mazzata: dopo quattro anni di remissione, la recidiva.
Tra i sintomi segnalati, una perdita di peso eccessiva, la sensazione di non essersi totalmente liberata dopo aver defecato e una insistente aerofagia dolorosa. Nelle donne, i sintomi del cancro al colon possono includere debolezza e affaticamento, nonché sangue nelle feci e crampi.
La donna spera che condividendo la sua storia possa contribuire a salvare la vita degli altri. E anche noi, raccontandovela. Perché, come dicevamo, la prevenzione è fondamentale per sconfiggere questi mali.
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