Le principali case d’affari confermano il giudizio positivo su Intesa Sanpaolo e Unicredit, anche se con una leggera preferenza per la banca guidata da Carlo Messina.
Unicredit è sotto osservazione dopo che il CFO Stefano Porro, durante un evento Goldman Sachs a Madrid, ha confermato la ripresa delle commissioni nel secondo trimestre, mantenendo il buon andamento registrato nei primi tre mesi dell’anno.
UBS, commentando le dichiarazioni di Porro, conferma che queste riflettono i risultati del primo trimestre di Unicredit. Gli analisti di UBS mantengono una visione ottimista su Unicredit, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo di 48 €, implicando un potenziale di crescita di oltre il 31% rispetto alle attuali quotazioni a Piazza Affari.
La banca svizzera ha rivisto al rialzo anche il giudizio su Intesa Sanpaolo. Ha, infatti, incrementato il prezzo obiettivo a 4,30 € per azione (dai precedenti 4,20 €) con raccomandazione “Buy”.
Morgan Stanley prevede un progressivo allentamento monetario dopo il primo taglio dei tassi da parte della BCE, con un possibile secondo taglio a settembre. Questo dovrebbe ridurre il costo del capitale proprio (CoE) per le banche italiane, nonostante un aumento dello spread Btp-Bund. La banca d’affari stima una riduzione del CoE per le banche italiane di circa 100 punti base, mantenendolo comunque al di sopra della media europea.
Il contesto di tassi più bassi potrebbe indebolire i margini di interesse (NII) delle banche italiane, favorendo quelle con ricavi diversificati e crescita delle commissioni. Morgan Stanley considera Intesa Sanpaolo e Mediobanca le più interessanti in questo contesto per il triennio 2024-26.
Inoltre, Morgan Stanley ha aumentato i target price delle banche italiane di circa l’8-10%. Intesa Sanpaolo, con un nuovo prezzo obiettivo di 4,7 € (rispetto ai precedenti 4,2 €), presenta un potenziale rialzista del 30%. Il target price di Unicredit è stato aumentato da 40 € a 43 €.
Intesa Sanpaolo è stata inclusa tra le Top Picks europee di Morgan Stanley, insieme a Mediobanca. La banca d’affari prevede una crescita delle commissioni di Intesa superiore al consensus del 4%, compensando le pressioni sui margini di interesse.
Il raggiungimento della massima estensione rialzista in rea 3,4942 € potrebbe favorire un ritracciamento, anche fino in area 3,03 €, prima di una nuova ripartenza al rialzo. Sotto questo livello, invece, si potrebbe invertire la tendenza al ribasso.
Il raggiungimento della massima estensione rialzista in rea 3,4942 € potrebbe favorire un ritracciamento, anche fino in area 28,245 €, prima di una nuova ripartenza al rialzo. Sotto questo livello, invece, si potrebbe invertire la tendenza al ribasso.
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