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Tutti si stanno lanciando nel business degli affitti brevi, ma conviene davvero? Ecco tutte le risposte

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Daniele Pisacane

L’era digitale ha portato una trasformazione radicale in tutte le attività, comprese anche quelle ricettive. Infatti, uno dei settori che ha visto un’esplosione di interesse negli ultimi anni è quello degli affitti brevi. Con il progresso delle tecnologie, e alla diffusione capillare di piattaforme come Airbnb, VRBO, Booking e tanti altri, il mercato degli affitti brevi si è aperto a milioni di proprietari di case (e non solo) che cercano di monetizzare i loro spazi non utilizzati.

In cosa consiste il business degli affitti brevi? Si può iniziare senza essere proprietari di un immobile?

Il business degli affitti brevi consiste nel mettere a disposizione la propria abitazione, o parte di essa, per periodi brevi, generalmente inferiori ai 30 giorni. Questo modello si è diffuso grazie alla facilità di pubblicazione degli annunci su piattaforme dedicate, che collegano i proprietari di case a potenziali affittuari da tutto il mondo.

L’opportunità di incrociare facilmente domanda e offerta, può essere conveniente soprattutto per chi possiede un immobile, come una seconda casa, o un appartamento acquistato specificatamente come investimento. L’idea, infatti, è proprio quella di sfruttare i periodi di non utilizzo per generare un reddito aggiuntivo.

D’altro canto, esiste anche la possibilità di gestire affitti brevi attraverso la locazione di immobili non di proprietà. Questo approccio consiste nel prendere in affitto una proprietà a lungo termine, e poi subaffittarla a breve termine. Sebbene ciò richieda un accordo esplicito con il proprietario e una comprensione delle leggi locali riguardanti gli affitti, può essere una strada per entrare nel mercato senza necessità di possedere immobili.

Potenzialità e punti critici del business degli affitti brevi

Il business degli affitti brevi offre molteplici opportunità di guadagno. Per esempio, i prezzi sono in genere superiori a quelli relativi alla locazione tradizionale, e possono essere adattati in base alla stagionalità, massimizzando i guadagni durante i periodi di alta stagione. Un altro vantaggio è la diversificazione del portafoglio di investimenti immobiliari, con la possibilità di diluire il rischio su più proprietà, o su mercati geografici diversi.

Nonostante le potenzialità, il business degli affitti brevi non è esente da sfide. La gestione degli immobili richiede tempo e attenzione: dalla pulizia all’accoglienza degli ospiti, dal rispetto delle normative locali alla gestione delle prenotazioni e delle recensioni. Le spese iniziali possono includere l’arredamento, la messa a norma degli spazi, e le commissioni delle piattaforme di affitto.

Facendo un calcolo approssimativo dei possibili guadagni e delle possibili spese, oltre alle spese iniziali, il profitto netto potrebbe non essere così alto, se si considerano tasse, bollette e altri costi legati alla gestione, alle pulizie, alle colazioni, al cambio biancheria, e così via.

Quindi, il business degli affitti brevi offre flessibilità e potenziali guadagni interessanti, soprattutto quando si posseggono più stanze, o più appartamenti, ma richiede un impegno non trascurabile e una buona dose di gestione attiva. Anche se tutti si stanno lanciando nel business degli affitti brevi, è fondamentale comprendere prima le logiche del mercato e, in seguito, pianificare una strategia ben definita per massimizzare i profitti e minimizzare i rischi.

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