L’era digitale ha portato una trasformazione radicale in tutte le attività , comprese anche quelle ricettive. Infatti, uno dei settori che ha visto un’esplosione di interesse negli ultimi anni è quello degli affitti brevi. Con il progresso delle tecnologie, e alla diffusione capillare di piattaforme come Airbnb, VRBO, Booking e tanti altri, il mercato degli affitti brevi si è aperto a milioni di proprietari di case (e non solo) che cercano di monetizzare i loro spazi non utilizzati.
In cosa consiste il business degli affitti brevi? Si può iniziare senza essere proprietari di un immobile?
Il business degli affitti brevi consiste nel mettere a disposizione la propria abitazione, o parte di essa, per periodi brevi, generalmente inferiori ai 30 giorni. Questo modello si è diffuso grazie alla facilità di pubblicazione degli annunci su piattaforme dedicate, che collegano i proprietari di case a potenziali affittuari da tutto il mondo.
L’opportunità di incrociare facilmente domanda e offerta, può essere conveniente soprattutto per chi possiede un immobile, come una seconda casa, o un appartamento acquistato specificatamente come investimento. L’idea, infatti, è proprio quella di sfruttare i periodi di non utilizzo per generare un reddito aggiuntivo.
D’altro canto, esiste anche la possibilità di gestire affitti brevi attraverso la locazione di immobili non di proprietà . Questo approccio consiste nel prendere in affitto una proprietà a lungo termine, e poi subaffittarla a breve termine. Sebbene ciò richieda un accordo esplicito con il proprietario e una comprensione delle leggi locali riguardanti gli affitti, può essere una strada per entrare nel mercato senza necessità di possedere immobili.
Potenzialità e punti critici del business degli affitti brevi
Il business degli affitti brevi offre molteplici opportunità di guadagno. Per esempio, i prezzi sono in genere superiori a quelli relativi alla locazione tradizionale, e possono essere adattati in base alla stagionalità , massimizzando i guadagni durante i periodi di alta stagione. Un altro vantaggio è la diversificazione del portafoglio di investimenti immobiliari, con la possibilità di diluire il rischio su più proprietà , o su mercati geografici diversi.
Nonostante le potenzialità , il business degli affitti brevi non è esente da sfide. La gestione degli immobili richiede tempo e attenzione: dalla pulizia all’accoglienza degli ospiti, dal rispetto delle normative locali alla gestione delle prenotazioni e delle recensioni. Le spese iniziali possono includere l’arredamento, la messa a norma degli spazi, e le commissioni delle piattaforme di affitto.
Facendo un calcolo approssimativo dei possibili guadagni e delle possibili spese, oltre alle spese iniziali, il profitto netto potrebbe non essere così alto, se si considerano tasse, bollette e altri costi legati alla gestione, alle pulizie, alle colazioni, al cambio biancheria, e così via.
Quindi, il business degli affitti brevi offre flessibilità e potenziali guadagni interessanti, soprattutto quando si posseggono più stanze, o più appartamenti, ma richiede un impegno non trascurabile e una buona dose di gestione attiva. Anche se tutti si stanno lanciando nel business degli affitti brevi, è fondamentale comprendere prima le logiche del mercato e, in seguito, pianificare una strategia ben definita per massimizzare i profitti e minimizzare i rischi.