Il titolo di Telecom Italia ha mostrato un forte recupero in Borsa, salendo di oltre il 3%, dopo un periodo di performance negativa. Nonostante questo rialzo, nell’ultimo mese Telecom Italia ha registrato una perdita del 7,6% e nel semestre ha perso il 17,5%. La capitalizzazione di mercato rimane vicina ai minimi storici, a circa 3,4 miliardi di euro. Questo recupero avviene mentre l’azienda continua a vendere asset, con le offerte per Sparkle attese subito dopo l’estate e la recente cessione di Inwit. Quali sono le prospettive dal punto di vista dell’analisi grafica?
Telecom Italia ha raggiunto un accordo con il consorzio guidato da Ardian per la cessione della quota residua del 10% che deteneva in Daphne 3, la holding che possiede il 29,9% di Inwit. Le azioni Inwit sono state valutate 10,43 € ciascuna, e Telecom Italia incasserà 250 milioni di euro, cifra che si aggiungerà alla guidance 2024 del gruppo.
Gli analisti di Intermonte hanno notato che la vendita è avvenuta prima del previsto, sorprendendo per il timing piuttosto che per l’accordo stesso. Con questa operazione, Telecom Italia è praticamente uscita del tutto da Inwit. Inoltre, il guadagno derivante da questa cessione e dalla prossima vendita di Spalke, stimata a 800 milioni di euro, non è incluso nei target di riduzione del debito fissati per l’anno corrente.
Si prevede che queste operazioni possano portare a una riduzione aggiuntiva del debito di 0,06 volte per l’anno in corso e possano generare una certa volatilità nel titolo di Telecom Italia, data la valutazione delle azioni a sconto rispetto ad altre quotate.
Gli analisti hanno commentato le ultime mosse di Telecom Italia, evidenziando che la cessione della quota in Inwit è avvenuta prima del previsto, nonostante il management avesse espresso fiducia nel chiudere l’accordo entro l’anno. Le risorse finanziarie derivanti da questa vendita, insieme alla prevista cessione di Sparkle per circa 800 milioni di euro entro fine anno, non sono incluse negli obiettivi di riduzione del debito fissati per quest’anno. Secondo Intermonte, queste operazioni dovrebbero portare a una riduzione aggiuntiva del debito di 0,06 volte per l’anno in corso.
Con questa vendita, Telecom Italia esce completamente dall’investimento in Inwit, sebbene rimanga un cliente chiave (anchor tenant) vincolato a Inwit da un contratto di 8+8 anni, con un costo annuale di oltre 400 milioni di euro per Telecom Italia.
Dopo il forte ribasso di marzo, le quotazioni di Telecom Italia si sono mosse sostanzialmente in uno stretto range definito dai livelli 0,2155 € e 0,2544 €. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe favorire una ripresa della direzionalità delle quotazioni. Lo scenario rialzista è mostrato in figura dalla linea tratteggiata, mentre quello ribassista dalla linea continua.
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