La settimana dell’indice principale di Piazza Affari ha visto un ribasso di circa il 2%. Tuttavia, ci sono state due azioni che si sono particolarmente distinte per la pessima performance offerta. Stiamo parlando che Tenaris e Stellantis, le uniche azioni che hanno registrato un ribasso superiore al 10%. Cerchiamo, quindi, di capire le cause di questa debacle e i possibili livelli chiave da monitorare in chiusura settimanale che potrebbero determinare una svolta importante per il medio/lungo periodo.
Per Tenaris le cose si stanno mettendo male
Le ragioni del crollo delle azioni Tenaris nel corso delle ultime tre settimane (-15% circa) sono state spiegate in un precedente articolo e riassunte qui di seguito.
Nel primo trimestre, Tenaris ha superato le previsioni con ricavi di 3,442 miliardi di dollari e un utile di 750 milioni, nonostante un calo rispettivamente del 17% e del 34%. Nonostante ciò, il mercato è stato deluso dalla guida prudente di Tenaris per i prossimi trimestri, prevedendo vendite e margini inferiori a causa della continua diminuzione dei prezzi e degli stop programmati nelle acciaierie.
Gli analisti di Intermonte hanno mantenuto un giudizio “outperform” su Tenaris, sottolineando che i risultati del primo trimestre sono stati superiori alle attese e che la generazione di cassa è rimasta solida, ma hanno notato una prevista contrazione dei margini nel secondo e terzo trimestre. Analogamente, gli esperti di Jefferies hanno osservato un inizio d’anno solido per Tenaris, con un aumento dell’Ebitda nonostante il declino dei prezzi negli Stati Uniti, ma hanno mantenuto una valutazione “hold”.
Dal punto di vista grafico il ribasso potrebbe continuare fino in area 14,152 €. La mancata tenuta di questo livello, poi, potrebbe favorire un’accelerazione fino in area 11,868 €. Da notare che entrambi questi livelli già in passato hanno offerto forti supporti dai quali le quotazioni sono ripartite.
Nuova accelerazione ribassista in arriva per Stellantis?
Le azioni Stellantis hanno accelerato al ribasso dopo la pubblicazione della trimestrale. Nel primo trimestre del 2024, Stellantis ha riportato un calo dei ricavi netti del 12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 41,7 miliardi di euro, con una diminuzione delle consegne del 10% a 1.335 mila unità. Questo declino è stato attribuito principalmente a minori volumi e agli effetti del cambio valuta e del mix sfavorevole. Tuttavia, il gruppo ha evidenziato un miglioramento nel livello e nella struttura dello stock di veicoli nuovi rispetto alla fine del 2023. Le vendite globali di veicoli elettrificati sono aumentate, con un incremento dell’8% per le auto full electric e del 13% per i veicoli elettrificati. Stellantis ha confermato le previsioni per il 2024, impegnandosi a raggiungere un margine di utile operativo rettificato a due cifre e un flusso di cassa industriale netto positivo, nonostante le incertezze macroeconomiche.
Dal punto di vista grafico con la rottura del supporto in area 20,466 € le quotazioni potrebbero accelerare al ribasso fino in area 17,9 €. Su questo livello, poi, la probabilità che si inverta al rialzo è massima.