I pagamenti delle pensioni di gennaio slitteranno, dato che l’anno inizia con un giorno festivo. Scopriamo le date dei versamenti e le altre novità del 2024.
Il primo mese del nuovo anno inizierà con parecchie sorprese per i pensionati. Le pensioni tarderanno ad arrivare ma l’importo sul cedolino farà sorridere. Vediamo perché.
Non sarà certo un assegno ricco come quello del mese di dicembre, ma l’importo anche a gennaio 2024 sarà più alto del solito. L’ultimo mese dell’anno riserva la tredicesima, il Bonus tredicesima e la quattordicesima ad alcuni pensionati. E nel 2023 c’è stato anche il conguaglio anticipato della rivalutazione (+ 0,8%). Il primo mese del nuovo anno, invece, porterà incrementi degli assegni grazie alla rivalutazione al rialzo anche se non sarà uguale per tutti. In più sono previste novità per gli over 75.
Chi vuole sciogliere già oggi ogni dubbio su quanto prenderà di pensione a gennaio 2024 può utilizzare il servizio INPS che permette di visionare il cedolino accedendo all’area personale MyINPS sul portale ufficiale dell’ente. Il documento contiene l’importo che verrà erogato e la data di pagamento.
Solitamente le pensioni vengono pagate a partire dal primo giorno del mese. Il 1° gennaio, però, è un festivo. Di conseguenza i versamenti slitteranno e non solo di un giorno. Le erogazioni sono previste a partire dal 3 gennaio 2024. Questo perché l’INPS ha bisogno di qualche tempo in più tra festività e ricalcoli. Ecco perché il cedolino non è stato disponibile dal giorno 20 di dicembre, come accade solitamente.
I pensionati che ritirano la pensione presso un Ufficio Postale dovranno rispettare la turnazione in base all’iniziale del cognome. Da mercoledì 3 gennaio dalla A alla B, giovedì 4 dalla C alla D, venerdì 5 dalla E alla K, lunedì 8 dalla L alla O, martedì 9 dalla P alla R, mercoledì 10 dalla S alla Z.
Come detto, i cittadini avranno delle piacevoli sorprese dato che l’importo sarà incrementato del 5,4% per l’adeguamento al costo della vita. Ma non sarà così per tutti. La percentuale massima viene applicata solamente sugli assegni inferiori a quattro volte il trattamento minimo (567,94 euro) ossia entro i 2.272 euro lordi mensili.
Nel 2024 la soglia minima salirà a 598,60 euro con possibilità di aumento fino a 614,76 per euro per tutti. Significa che l’ultima novità che riguarda i pensionati over 75 non è soddisfacente come le altre. L’incremento straordinario dell’1,5% salito, poi, al 6,4% non ci sarà nel 2024. Nessuna distinzione per chi ha più di 75 anni. Per questi pensionati, dunque, l’aumento sarà minore.
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