Maxi sanzione vicina agli 8000 euro, ecco qual è l’errore da non commettere per non rischiare di riceverla
In tempi economicamente difficili a causa del peso dell’inflazione che ha interessato qualsiasi aspetto della nostra vita, evitare il rischio di incorrere in sanzioni è fondamentale per non ritrovarsi da un giorno all’altro in una situazione di indigenza.
Anche perché le multe, in alcuni casi specifici, possono raggiungere importi davvero notevoli tanto da rappresentare un serio problema economico qualora non si abbiano risparmi da parte. E non facciamo riferimento solamente alle sanzioni previste in caso di violazioni del Codice della Strada bensì anche quelle dell’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento degli importi richiesti.
Multe, quando si rischia una sanzione da 8000 euro e come evitarla
Tra le possibili conseguenze vi è infatti anche il rischio di fermo amministrativo del proprio veicolo. L’Agenzia del resto si occupa della riscossione dei pagamenti relativi a tasse e situazioni debitorie. Proprio in questo secondo caso potrebbe accadere, per svariate ragioni, che il debito non venga saldato nei tempi indicati dall’ente.
Ma vi sono anche altri rischi connessi ad esempio al mancato rispetto delle scadenze per l’invio di documenti di primaria importanza per i contribuenti, come la dichiarazione dei redditi. O alla correzione, dopo l’invio, di eventuali errori commessi nella sua compilazione. Insomma nulla va preso sottogamba per evitare di incorrere in sanzioni pesanti.
Tra quelle che potrebbero minare maggiormente la stabilità economica dei contribuenti c’è la sanzione in merito al mancato pagamento legato alla “comunicazione preventiva di fermo amministrativo”. Solitamente vi sono 30 giorni per procedere, in caso contrario si incorrerà in serie conseguenze, a cominciare dal fermo amministrativo del veicolo con segnalazione alla PRA.
Contribuente, dal ricorso alla rateizzazione dei pagamenti
Se la situazione dovesse protrarsi senza una soluzione l’Agenzia delle Entrate potrebbe procedere con le multe che, per questa specifica casistica, potrebbero partire da 1984 e arrivare a sfiorare gli 8000 euro. Il mezzo potrebbe contestualmente essere confiscato procedendo anche con la revoca della patente.
Chiaramente i pagamenti residui possono anche essere rateizzati e questo permetterà di evitare la multa. Inoltre qualora riteniate che vi sia stato un errore non da parte vostra ma nel corso dei controlli relativi alla vostra dichiarazione dei redditi e degli importi da voi pagati sarà possibile fare ricorso.