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Si è appena concluso sui mercati azionari americani un mese iniziato col panico e terminato con la tranquillità

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Elena De Felice

Il mese di agosto è stato a due facce. Dopo un inizio da brividi, le quotazioni hanno ripreso il volo chiudendo sui massimi storici. Cosa potrebbe accadere adesso alla luce dello scontato taglio dei tassi americani atteso per settembre? Le statistiche storiche hanno interessanti indicazioni.

Le prospettive dei mercati azionari americani

Il mercato azionario ha mostrato una ripresa notevole dopo una correzione di quasi il 10% all’inizio di agosto, sostenuta da una crescita economica ancora in corso, una crescita degli utili positiva e aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Mentre i titoli tecnologici di grande peso come NVIDIA hanno perso un po’ di slancio a causa delle aspettative elevate, la crescita degli utili si è ampliata a settori più ampi, favorendo il recupero dei titoli in ritardo. L’inflazione sta avvicinandosi agli obiettivi della Fed, portando l’attenzione sulla crescita economica. Il mercato ha reagito positivamente all’aspettativa di un ciclo di tagli dei tassi, nonostante la possibilità di nuove volatilità nei mesi a venire, specialmente in vista delle elezioni di novembre. In questo contesto, l’espansione economica rimane solida, supportata da utili aziendali robusti, tassi d’interesse più bassi e una politica monetaria meno restrittiva. Tuttavia, rimane cruciale mantenere una diversificazione degli investimenti, dato che la volatilità potrebbe riemergere, influenzando le prestazioni del mercato.

La Fed si prepara a tagliare i tassi in risposta alla crescita economica ancora resiliente e all’inflazione vicina all’obiettivo. Sebbene la stagionalità indichi potenziali sfide per il mercato azionario nei prossimi mesi, un ciclo di taglio dei tassi senza recessione storicamente porta a forti ritorni azionari.

Le indicazioni dell’analisi grafica

La tendenza in corso è rialzista, ma per averne la conferma potrebbe essere fondamentale rompere i massimi storici. In particolare, una chiusura settimanale superiore a 5.712,24 potrebbe favorire un’accelerazione al rialzo secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata. I ribassisti, invece, potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso nel caso di chiusure settimanali inferiori a 5.477,41.

Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico dell'S&P500
Tutti gli indicatori sono impostati al rialzo sul grafico dell’S&P500
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