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Settimana prossima deciderà le sorti dei mercati azionari fino al mese di marzo

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Marco Calindri

Chi studia le serie storiche dei mercati azionari si è reso conto che ci sono delle date e delle ciclicità che continuano a ripetersi. Chiedersi  quale sia il motivo di questo andamento a parer nostro è inutile: capita e basta e i motivi potrebbero essere i più disparati. Se prendiamo un grafico delle Borse americane, perchè sono quelle che presentano uno storico di oltre i 100 anni, ci rendiamo conto che i primi 3 mesi dell’anno vedono scadere due date importanti: il 6 gennaio e il 10 marzo. La prima rappresenta il ritorno ai volumi dopo le festività natalizia e a parer nostro indica quale siano le reali intenzioni dei mercati per almeno il primo trimestre del primo anno, la seconda, dovrebbe chiudere la fase inziata a ridosso del 6 gennaio.

Ciclicità annuale

Molti guardano attentamente i dati macroeconomici e vanno a  studiare ogni voce del PIL per fare delle previsioni. L’analisi fondamentale a parer nostro aiuta molto chi investe sui mercati ma non si deve perdere di vista anche lo studio dei grafici.

Seguiamo ora proprio questa strada.

I minimi di un anno positivo si formano con probabilità quasi vicine al 90% nel primo trimestre, entro il 10 marzo.

I massimi di un anno negativo si formano con probabilità quasi vicine al 90% nel primo trimestre, entro il 10 marzo.

Quindi, partendo da questo assunto possiamo dire che se l’anno in corso sarà positvo ( e queste sono le attese degli addetti ai lavori) entro il 10 marzo si dovrebbero creare le condizioni di portare i prezzi stabilmente al rialzo in ottica annuale.

Quanto abbiamo appena espresso  è un concetto semplice ma che riesce a far mantenere un buon polso della situazione. Ci si potrebbe aiutare ulteriormente monitorando su base mensile e trimestrale se si formeranno o meno minimi crescenti o decrescenti.  L’analisi tecnica stabilisce che una tendenza rialzista disegna minimi e  massimi crescenti, una tendenza ribassista minimi e massimi decrescenti.

A fine gennaio quindi si potrebbe andare a controllare se sono stati segnati minimi e massimi descrescenti rispetto a dicembre e a fine marzo rispetto al trimestre ottobre/dicembre 2023.

Settimana prossima deciderà le sorti dei mercati azionari fino al mese di marzo? I livelli di prezzo che potrebbero far cambiare o meno la tendenza in corso

Quindi, i livelli da monitorare per i principali mercati americani saranno i seguenti:

a fine gennaio, se veranno segnati minimi inferiori a

Dow Jones

35.914

Nasdaq C.

14.058

S&P 500

4.546

a fine marzo, se verranno segnati minimi inferiori a

Dow Jones

32.327

Nasdaq C.

12.543

S&P 500

4..103.

Capiremo quindi nei prossimi giorni, se la debolezza iniziata nelle ultime giornate di contrattazione continuerà o meno fino alla fine del mese e oltre.

Le informazioni, i calcoli di probabilità e le previsioni presenti negli articoli hanno carattere esclusivamente informativo e non rappresentanùo in alcuno modo un’indicazione operativa.

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