Se è vero che la Legge non ammette ignoranza, altrettanto potrebbe dirsi con riferimento ai mercati finanziari. Mentre nel 1° caso ci troviamo di fronte a un dato di fatto incontrovertibile, nel 2° è più che altro di un: “è bene saperlo!”.
Capita sovente di essere bombardati di promo speciali che, a onor del vero, in genere lo sono effettivamente. Tuttavia, spesso tale convenienza si accompagna a una serie di strategie di marketing e di comunicazione lecite e tese a farla apparire ancora più interessante. Giusto a titolo di esempio, se investo i soldi in banca o alle Poste per 6 o 9 mesi al 4,50% o il 5,50% annuo lordo quanto incasso effettivamente netto a scadenza?
I tassi di interesse su base annua e la durata dell’investimento
Quali sono i principali dati informativi e/o parametri di un dato investimento? A seconda del tipo di prodotto e della nomenclatura usata dall’emittente, l’elenco è più o meno lungo. Pensiamo al codice ISIN, la valuta, la struttura dei rendimenti, la periodicità degli incassi, le commissioni e le spese fiscali, etc.
Qui soffermiamoci solo su due di essi, cioè la durata complessiva e il tasso di interesse. Se tempo e tasso sono entrambi parametrati all’anno, non si hanno problemi di sorta. Le due grandezze coincidono e non serve procedere a “conversioni” particolari.
Il discorso cambia nel caso inverso. Qui, infatti, la matematica finanziaria ci dice che dobbiamo adeguare il tempo al tasso, cioè dobbiamo parametrarlo al rendimento.
Se investo i soldi in banca o alle Poste per 6 o 9 mesi al 4,50% o il 5,50% annuo lordo quanto incasso effettivamente netto a scadenza?
Proviamo a fare delle ipotesi considerando il caso di un ipotetico prodotto del reddito fisso. Immaginiamo che la durata sia infrannuale, tipo a 6 o 9 mesi, mentre il tasso sia espresso su base annua, ad esempio del 4,50% o del 5,50% lordo. Il risparmiatore giustamente si chiederebbe: ma a quanto ammonta il ritorno netto finale?
Procediamo in maniera molto semplice per non appesantire il discorso più di tanto. Poniamo le commissioni a zero, e ipotizziamo che le spese fiscali siano legate alla sola ritenuta fiscale e stop.
Primo passo, convertiamo il tempo su base annua:
- 6 mesi: 6/12 = 0,5;
- 9 mesi: 9/12 = 0,75.
Quanto all’interesse netto avremo invece quanto segue:
- aliquota al 12,50%: il tasso lordo del 4,50% diventa 3,9375%; il tasso lordo del 5,50% scende al 4,675%;
- aliquota al 26,00%: i due tassi lordi di cui sopra passano, nell’ordine, al 3,33% e al 4,07%.
Pertanto, se il prodotto Alfa paga il 5,50% annuo lordo, la ritenuta è al 26% e la durata è di 6 mesi, avremo (capitale = 1):
Se invece il prodotto Beta rende il 4,50% lordo a un anno, ma nei fatti dura 9 mesi mentre l’aliquota fiscale è al 12,50% (sempre capitale = 1), avremo:
Procederemo allo stesso modo negli altri casi più o meno similari.