Negli ultimi mesi c’è stata una migrazione massiccia di risparmiatori del reddito fisso verso i titoli di Stato. Tra le cause, il ritorno dei rendimenti, il desiderio di proteggersi dall’inflazione, l’eccesso di liquidità stantia sui conti, la garanzia sovrana sugli stessi titoli.
Lo testimoniano direttamente le varie indagini condotte dagli addetti ai lavori e, indirettamente, il successo di alcune emissioni retail. Prendiamo il caso del BTP Valore, che in sole 3 emissioni tra giugno dell’anno scorso e febbraio 2024 ha portato nelle casse del Tesoro quasi 54 mld di €.
3 modi per guadagnare con i titoli di Stato
Lo stacco cedole è certamente il modo primo di guadagnare con i bond, sovereign o corporate che siano. A cadenza prefissata, l’emittente s’impegna al pagamento di un interesse periodico già comunicato a priori all’atto dell’emissione. Di solito lo stacco ha una cadenza semestrale, ma non mancano periodicità differenti, come quella trimestrale o annua. Parimenti non sempre l’importo dell’interesse è fisso: a volte è variabile, altre volte è crescente o decrescente.
Di contro i risparmiatori più evoluti ed esperti di mercati prediligono i movimenti dei prezzi alle cedole. In questo caso l’approccio è più simile a quello delle azioni di Borsa, anche se con tempi e tecniche di trading più tarate al sottostante di turno.
Infine, c’è chi mixa al meglio le due strategie, scegliendo obbligazioni che soddisfino tre parametri. Una cedola robusta, una durata residua significativa, un concreto potenziale di crescita dei corsi nel futuro. Inoltre, qui conta assai anche il timing dell’operazione e il disporre di un tempo medio-lungo prima di chiudere il trade.
Questo BTP con cedola allo 0,00% scade tra 2 anni ma ha un rendimento netto annuo del 2,89%
Prendiamo il caso del bond in scadenza il 1° aprile 2026 (anni residui: 2,02) ed emesso il 1° marzo del 2021, quando i tassi fino a 5 anni erano nulli o negativi. Il nostro bond (ISIN IT0005437147), infatti, ha cedola allo 0,00%, nel senso che fino a scadenza non pagherà 1 euro di interessi al suo possessore.
Tuttavia, il rendimento complessivo del titolo fino al termine si aggira sul 5,75%. Come mai? È grazie all’attuale prezzo sotto cento, al tempo dell’articolo pari a 93,72 centesimi (circa il 2,86% di rendimento netto). In altri termini, investendo 9.372 €, più commissioni, tra due anni si incasserà un montante lordo di 10mila €. La ritenuta sul capital gain maturato è al 12,50%, al pari di quello sugli interessi.
Visto così, il bond forse potrebbe interessare a chi necessita di una certa cifra a scadenza ma dispone oggi di un capitale inferiore alla somma-target. Ancora, questa caratteristica della cedola nulla rende il BTP quasi paragonabile al conto deposito vincolato con liquidazione posticipata degli interessi. Tuttavia, sono diverse le tassazioni dei due prodotti, gli emittenti, la garanzia sul capitale, le finalità, le strategie operative, etc.