Grazie alla struttura dei rendimenti di tipo step-up, ossia fissi e crescenti, i buoni fruttiferi in genere danno maggiori soddisfazioni sul lungo termine. Si tratta della nota formula che divide la durata complessiva di un investimento in tot finestre temporali ad ognuna delle quali associa un dato interesse nominale annuo. Il meccanismo prevede che ad ogni passaggio di step il nuovo tasso sia superiore a quello che l’abbia preceduto.
È il caso delle 4 serie del BTP Futura, per esempio, oppure delle 4 emissioni del BTP Valore. Sul fronte del risparmio postale, invece, la incontriamo in genere sui titoli di medio lungo termine. Premesso ciò, quanto rendono oggi i buoni fruttiferi postali di durata compresa tra i 10 e i 15 anni?
Il primo potenziale strumento disponibile per la sottoscrizione è il buono indicizzato all’inflazione italiana. Il titolo ha una durata decennale ma al pari degli altri buoni si può riscattarlo anzitempo e sempre entro i limiti di prescrizione. Il buono punta principalmente alla protezione del capitale contro l’erosione generata dall’inflazione. Inoltre, riconoscere un rendimento fisso crescente che, insieme all’importo iniziale investito, è eventualmente rivalutato in base alle dinamiche dell’inflazione italiana. A scadenza, il rendimento annuo lordo offerto dal titolo è dello 0,60%.
Andando oltre i 10 anni incontriamo i buoni di durata a 12 e 20 anni complessivi, ma sempre con possibilità di rimborso anticipato entro prescrizione. Si tratta, nell’ordine, del buono 3×4 e del titolo Ordinario. Il 3×4 è diviso in 4 step ognuno di durata triennale, con gli interessi fissi e crescenti. Ancora, essi maturano da subito, ma sono riconosciuti dopo 3, 6 e 9 anni. a scadenza, il rendimento annuo lordo è del 2,50%. Il buono Ordinario dura invece 20 anni, e il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2,75%. L’emittente ne ammette il rimborso anticipato: il titolare riceverà il capitale iniziale e, dopo 1 anno dalla sottoscrizione, anche gli interessi maturati.
Sempre nel perimetro dei buoni di lunga durata complessiva rientra quello dedicato ai minori e il buono Soluzione Futuro. Il buono dedicato ai minori si può sottoscrivere fino ai 16 anni e mezzo del minore, unico intestatario del titolo (non è ammessa la cointestazione). I tassi sono fissi e crescenti e il guadagno finale è proporzionale all’effettivo tempo utile di possesso del titolo. Il titolo è fruttifero solo fino al compimento dei 18 anni del minore, e il rendimento annuo lordo può arrivare fino al 6,00%. Il buono Soluzione Futuro, infine, consente di ottenere una rendita al rispetto di alcune condizioni minime. La rendita, in particolare, si compone di 180 rate mensili a partire dai 65 fino agli 80 anni di età del sottoscrittore del buono.
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