Il relativamente recente rialzo dei rendimenti sul reddito fisso ha spostato assai le preferenze del piccolo investitore. Qualche anno fa ci si orientava verso scadenze medio-lunghe per esitare rendimenti ‘interessanti’, cioè nell’ordine dell’1-2% circa lordo. Poi lo scenario macro di fondo è notevolmente mutato e con esso anche le preferenze degli investitori.
Oggi, infatti, un rendimento del 2-3% lordo si accompagna a moltissimi strumenti di breve-medio termine. Sul fronte del risparmio postale, per esempio, quanto rendono ad aprile 15.000 euro investiti sui buoni fruttiferi postali a 4 anni?
Il buono 4 anni Plus
Partiamo dal buono 4 anni Plus, che giunge a naturale scadenza dopo un’attesa di 48 mesi. Dato il breve periodo di maturazione del buono, i rendimenti sono fissi e costanti. Invece sui prodotti similari di durata media e lunga essi sono in genere fissi e crescenti (step-up).
Detto ciò, il rendimento annuo lordo a scadenza del 4 anni Plus è del 2,00%, cioè l’1,76% netto dal 1° al 4° anno, ma al termine dei 48 mesi. Se riscattati prima della scadenza l’emittente riconosce solo il capitale nominale iniziale. Per il calcolo del montante lordo e netto finale basterà moltiplicare la somma iniziale investita per il rispettivo coefficiente di riferimento. Esso è pari a:
- 1,08243216 per il lordo;
- 1,07212814 per il netto (di sola ritenuta fiscale), vale a dire 16.081,92 € su 15mila ipotetici investiti.
Il buono Soluzione Eredità
Un’altra possibile opzione potrebbe essere il buono Soluzione Eredità, sempre di durata quadriennale. Rispetto al titolo di cui sopra ci sono però almeno 3 differenze: una sostanziale, una di disponibilità e una procedurale.
Quella procedurale rimanda al fatto che il buono è acquistabile in ufficio postale e non anche in remoto. Quanto alla disponibilità, il buono è dedicato solo ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane. La differenza sostanziale (rispetto al buono precedente) attiene al rendimento annuo lordo a scadenza, pari al 3,25%, il 2,86% netto.
Il Foglio Informativo del buono (sito di Poste Italiane, alla pagina dedicata al titolo) illustra i coefficienti lordo e netto per il calcolo dei rispettivi montanti. Nell’ordine, essi sono pari a 1,13647593 e 1,11941644, per un controvalore finale, su 15mila € ipotetici, di 16.791,25 €.
Quanto rendono ad aprile 15.000 euro investiti sui buoni fruttiferi postali a 4 anni?
Infine, una terza, doppia, potenziale soluzione la offre il buono fruttifero 4 anni risparmiosemplice, nella versione standard e premiale. Anche esso lo si acquista solo presso l’ufficio postale, dopo aver attivato un Piano di Risparmio risparmiosemplice. Il rendimento annuo lordo a scadenza è dell’1,50% nella versione standard (1,32% netto annuo), del 3,50% in quella premiale (3,08% netto annuo).
Tuttavia, una piccola osservazione va fatta alla luce della finalità del buono. Il prodotto mira ad aiutare il risparmiatore a costituire un X capitale a scadenza. Pertanto, sebbene sia possibile tecnicamente procedere con sottoscrizioni di 15mila € per volta, appare difficile credere che la soluzione sia alla portata di ogni singolo investitore. Statisticamente più fattibile, invece, investire complessivamente 15mila €, per esempio, nell’ambito dell’intero Piano di Risparmio. Oppure un’altra cifra, minore o maggiore della nostra ipotizzata, a seconda delle effettive disponibilità.