Ormai da anni quando si ha a che fare con la compravendita di un’abitazione uno dei parametri di riferimento è la classe energetica. Essa è indicata attraverso una lettera dell’alfabeto dalla A alla G (abbinate a numeri) e serve a classificare una casa in tema di prestazioni energetiche.
L’obiettivo è quello di dare una misura sintetica e di immediata comprensione di quanto consuma, ed è in grado di contenere, sul fronte energia elettrica. In un Mondo sempre più sensibile verso le tematiche green e la lotta all’inquinamento, si tratta di una valutazione cruciale. Uno perché consente di contenere tali spese una volta acquistato l’immobile, due perché la società sarà sempre più diretta verso le abitazioni green. Premesso ciò, quale classe energetica hanno le abitazioni più acquistate di più in Italia e dove si comprano più case di classe A e B?
Una recente analisi del Centro Studi del Gruppo Tecnocasa ha risposto al quesito. Il team di esperti ha analizzato le compravendite di abitazioni effettuate tramite le proprie agenzie sparse sul territorio nel corso dello scorso anno. Dai dati pubblicati si evince che il grosso delle transazioni ha riguardato le classi energetiche F-G, pari al 72,7% del totale processato. Forse il dato era prevedibile per almeno un paio di ragioni. Primo, esse sono oggi le abitazioni numericamente più abbondanti sul mercato. Secondo, dovrebbero essere relativamente più economiche (a parità di altri, simili parametri) rispetto a quelle più efficienti.
Poi seguono le abitazioni racchiuse nelle fasce intermedie C-D-E, la cui quota si attesta al 20,8%. Chiudono, infine, le case site nelle classi energetiche più elevate, la A e la B, con il 6,5% dei volumi scambiati. Per l’analisi, la lieve contrazione di acquisti in questa fascia top di case è legata alla diminuita offerta di soluzioni di nuova costruzione sullo stesso segmento di mercato.
Se questi sono i dati medi, poi ogni città presenta dinamiche ed evoluzioni proprie in base all’andazzo di tanti altri parametri. Lo studio evidenzia come sia Verona, nel Veneto, la città con la maggiore fetta di compravendita di case di classe energetica A e B: il 9,6% del totale dei volumi. Sempre tra le grandi città, a seguire incontriamo Milano (5,7%), Bologna (5,3%), Torino e Roma intorno al 3%. Andando oltre abbiamo le quote di città come Firenze (2,7%) e Bari (2,4%), mentre scendono sotto l’1% in città come Napoli, Palermo e Genova.
Cambiando la prospettiva, ossia considerando le città in cui si comprano case di classe energetica F e G, le più basse, spiccano Palermo, Napoli e Bari. In questi centri le quote di tali compravendite interessano più del 90% dei volumi. Volendo potremmo favi rientrare anche Genova, dato che la quota di abitazioni di fascia F-G rasenta il 90%: è all’89,2%, per l’esattezza. Se invece l’analisi muove dalla considerazione delle fasce intermedie, ossia quelle di classe C-D-E, spiccano Verona (35,1%) e Torino (38,7%).
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