Venerdì il prezzo del petrolio è sceso ha registrato la seconda perdita settimanale consecutiva, a causa di un dollaro forte e delle preoccupazioni sull’economia cinese, il principale importatore di petrolio, che hanno compensato le prospettive di un’offerta più ridotta.
L’indice del dollaro USA è salito dopo dati più forti del previsto sul mercato del lavoro e sulla manifattura statunitense. Un dollaro più forte riduce la domanda di petrolio denominato in dollari da parte degli acquirenti che utilizzano altre valute.
La mancanza di misure di stimolo concrete da parte della Cina ha inoltre pesato sulle materie prime. Gli analisti di ANZ hanno scritto che le autorità cinesi hanno riconosciuto che gli obiettivi economici ribaditi alla fine di una riunione chiave del Partito Comunista contengono “molte contraddizioni complesse”, indicando una strada accidentata per l’attuazione delle politiche.
L’economia cinese è cresciuta del 4,7% nel secondo trimestre, meno del previsto, suscitando preoccupazioni sulla domanda di petrolio.
Un guasto tecnico globale ha interrotto le operazioni in diversi settori, con le compagnie aeree che hanno fermato i voli e vari servizi colpiti, dalle banche alla sanità. I servizi e i dati del gruppo LSEG sono tornati operativi venerdì dopo un’interruzione che aveva causato disagi nei mercati finanziari.
Nel frattempo, due grandi petroliere sono andate a fuoco dopo una collisione vicino a Singapore, con due membri dell’equipaggio trasportati in ospedale e altri soccorsi dalle zattere di salvataggio.
I prezzi del petrolio hanno trovato un certo supporto nelle due sessioni precedenti dopo che il governo degli Stati Uniti ha segnalato un calo delle scorte di petrolio maggiore del previsto.
Il gruppo di produttori OPEC+ probabilmente non raccomanderà cambiamenti nella sua politica di produzione, incluso il piano di iniziare a ridurre un livello di tagli dell’offerta a partire da ottobre.
Era da fine aprile che non si registrava un ribasso settimanale così forte sul grafico del petrolio. Per cui dopo avere fallito per l’ennesima volta il break rialzista, le quotazioni hanno accelerato al ribasso. Una chiusura settimanale inferiore a 78 $ potrebbe favorire una nuova accelerazione al ribasso secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
In caso contrario potrebbe essere probabile un ritorno in area 90 $.
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