Nonostante i nuovi contratti in arrivo da Oltreoceano, le quotazioni di Fincantieri continuano a soffrire a Piazza Affari.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha assegnato a Fincantieri Marinette Marine (FMM) un contratto di oltre 1 miliardo di dollari per la costruzione della quinta e sesta fregata della classe “Constellation” per la US Navy. Il contratto originario del 2020 prevedeva la costruzione della prima fregata e un’opzione per altre nove navi, per un valore totale di circa 5,5 miliardi di dollari, inclusi supporto postvendita e addestramento degli equipaggi.
La costruzione della prima fregata, la futura USS Constellation, è attualmente in corso presso il cantiere di Marinette, Wisconsin, che ha subito significative migliorie infrastrutturali. Fincantieri Marinette Marine è il principale cantiere del Fincantieri Marine Group (FMG), che possiede anche Fincantieri Bay Shipbuilding e Fincantieri Ace Marine nella regione dei Grandi Laghi. FMG serve clienti sia commerciali che governativi e partecipa ai programmi Littoral Combat Ships per la US Navy e Multi-Mission Surface Combatants (MMSC) per l’Arabia Saudita, nell’ambito del piano Foreign Military Sales degli Stati Uniti.
Le prospettive sugli utili dell’azienda per i prossimi anni sono considerate un’importante risorsa, con una valutazione per il 2024 di 0,46 volte il suo fatturato, rendendola molto interessante rispetto ad altre società quotate. Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno notevolmente rivisto al rialzo le stime di redditività per i prossimi esercizi e, negli ultimi quattro mesi, anche il prezzo obiettivo medio è stato ampiamente rivisto al rialzo. La concordanza tra i prezzi obiettivo degli analisti offre una buona visibilità sulla valutazione dell’azienda.
Tuttavia, l’azienda presenta alcuni punti deboli significativi. La sua redditività al netto di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti mostra margini fragili, indicando una redditività operativa debole. La situazione finanziaria è caratterizzata da un certo indebitamento, limitando i margini di investimento. Inoltre, la valutazione del gruppo in termini di multipli di utili appare relativamente elevata, con l’azienda che attualmente è valutata 126,54 volte l’utile netto per azione previsto per l’anno in corso. Recentemente, il gruppo non è più favorito dagli analisti, che hanno in gran parte rivisto al ribasso le stime di guadagno.
La tendenza in corso è ribassista, ma da circa 3 settimane il supporto in area 0,6 € sta resistendo molto bene alle pressioni ribassiste. Qualora dovesse cedere, il ribasso potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura.
I rialzisti, invece, potrebbero prendere forza nel caso di chiusure settimanali superiori a 0,678 €.
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