Le casalinghe, i casalinghi e tutte quelle persone che non hanno mai lavorato possono percepire la pensione di anzianità? Ecco cosa dice la normativa.
Sono ancora tante le donne che non lavorano in Italia. Molte di queste hanno versato pochi o nessun contributo. La condizione delle casalinghe si distingue per il non percepire alcun ricavo dal lavoro e riguarda persone che sono inserite nel reddito del partner o dei propri genitori. Tale mansione, nel Belpaese, è svolta prevalentemente da donne che si occupano di svolgere compiti di cura dei figli o dei genitori anziani.
In Italia si tratta soprattutto di una condizione obbligata dalla difficoltà di accesso a strutture di accoglienza per bambini, per anziani o comunque persone della famiglia bisognose di cura. Per ragioni culturali, questi ruoli sono spesso appannaggio delle donne, portando così a un esercito di casalinghe che vorrebbero conoscere quale sarà la loro situazione una volta superati i 60 anni. Dunque, hanno diritto a una pensione?
Le donne che lavorano in Italia sono soltanto 9 milioni e 768.000, ciò significa che rappresentano il 42,1% degli occupati, che versano contributi e dunque avranno una pensione assicurata. La maggioranza della popolazione femminile italiana, ovvero il 57,9% del totale, non percepisce una retribuzione e, quindi, una contribuzione da redditi da lavoro. Ma le casalinghe possono accedere comunque alla pensione? Vediamo.
La risposta è sì, poiché coloro che non lavorano possono iscriversi al Fondo Casalinghe, rivolto a donne e uomini di età compresa tra i 16 e i 65 anni. Ciò significa che è possibile ottenere una pensione anche per le persone che non hanno versato contributi da lavoro. Per poterla maturare, bisogna versare almeno cinque anni di contributi e l’assegno previdenziale viene calcolato dal sistema contributivo.
In breve, con cinque anni di versamenti a quota minima, intorno ai 1550 euro di versamenti totali, esiste la possibilità di maturare una pensione di 130 euro l’anno. Il Fondo Casalinghe e Casalinghi è rivolto a coloro che svolgono lavori di cura non retribuiti. Si possono versare minimo 25,82 euro al mese, che corrispondono a una quota minima annua di 309,84 euro.
Per avere maggiori informazioni ci si può collegare al sito dell’INPS e accedere alla sezione dedicata al Fondo pensione Casalinghi e Casalinghe. La sezione è quella del “Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari”, seguendo il percorso Prestazioni e servizi > Servizi > Fondo previdenza casalinghe > Iscrizione (Cittadino).
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