Venerdì 1° marzo si è chiuso il collocamento del primo bond retail del Tesoro del 2024. La raccolta è stata eccezionale e pari a 18.316,424 milioni di euro per complessivi 656.369 contratti, per una media poco oltre i 27.900 €. Da qui a dicembre prossimo è lecito attendersi (almeno) un altro paio di emissioni retail. Tipo, giusto per fare degli esempi, un BTP Italia e un altro BTP Valore (difficile, a nostro avviso, che debutti un BTP Futura).
Ad ogni modo seguiremo le decisioni del MEF e ne daremo pronta notizia ai nostri Lettori. Ora vediamo invece come sono andati i primi giorni di contrattazione del neo Valore. Grazie al +0,67% in 4 sedute, è stato un ottimo decollo del BTP Valore 2030 che sul mercato delle obbligazioni è salito in pochi giorni quasi quanto una cedola trimestrale.
Le caratteristiche del BTP Valore 2030 a 6 anni
Riassumiamo i tratti salienti del titolo. L’obbligazione ha data godimento 5 marzo 2024 e scadrà alla stessa data del 2030, per complessivi 6 anni di vita. Nel frattempo, il 5 marzo 2027 per l’esattezza, ci sarà l’aumento dell’interesse annuo, considerata la struttura step-up dei rendimenti. Il bond paga un interesse annuo lordo del 3,25% per i primi 3 anni e del 4,00% nei successivi 3. Il rendimento annuo lordo ponderato sarebbe del 3,625%, mentre le cedole ha una periodicità trimestrale.
Inoltre, a scadenza il MEF pagherà anche un premio fedeltà per chi lo ha acquistato in emissione e lo terrà in portafoglio fino alla fine. Esso è pari allo 0,70% del nominale sottoscritto, ma lo si perde se si vende il bond anzitempo, né se ne avrà diritto se lo acquisterà post-emissione. In sostanza chi decidesse di acquistarlo oggi non deve riporre nessuna speranza di incassare il premio finale.
Ottimo decollo del BTP Valore 2030 che sul mercato delle obbligazioni è salito in pochi giorni quasi quanto una cedola trimestrale
Da martedì 5 l’obbligazione è tradabile sul MOT, il Mercato Telematico dei titoli di Stato. Per la versione ‘ordinaria’ l’ISIN di riferimento è IT0005583486, diverso dall’ISIN ‘speciale’ assegnato ai contratti siglati in emissione e pari a IT0005583478. Solo ai titolari di quest’ultimo il MEF pagherà a scadenza il premio fedeltà.
Ora, come si è comportato il titolo sul secondario? Le 4 candele dei primi dei primi 4 giorni di contrattazioni hanno segnato i seguenti valori:
- martedì 5: apertura a 100,20, high a 100,20 e low a 99,90, chiusura a 100,13;
- mercoledì 6: apertura e chiusura a, nell’ordine, 100,14 e 100,21, con high e low pari a, nell’ordine, 100,22 e 100,04;
- giovedì 7: open a 100,21, high a 100,63, low a 100,17, close a 100,44;
- venerdì 8: chiusura a 100,67, dopo aver aperto a 100,52 e segnato un minimo e massimo pari, nell’ordine, 100,49 e 100,75.
In sostanza nel giro di 4 sedute il bond si è apprezzato dello 0,67% sul valore 100 di emissione. Si tratta di un potenziale capital gain pari a circa l’82% della cedola del 1° trimestre (0,8125%), ma che sarà incassata il 5 giugno 2024.
Il rialzo dei corsi è dipeso in larga parte dalle parole della BCE di giovedì 7, che hanno aperto uno spiraglio a un possibile taglio dei tassi a giugno. A beneficiarne è stato l’intero comparto obbligazionario, BTP Valore 2030 incluso. Ora, i corsi continueranno a salire nel futuro prossimo? Sarà il mercato a dirlo, ma di certo non farà corse chilometriche! Una cosa è certa: i corsi muoveranno sempre in maniera inversa al trend dei rendimenti.