Situazione difficile per Stellantis che si muove tra le notizie di fermi ad alcune produzioni per la mancanza di componenti, all’aumento delle vendite in Germania all’accordo per la produzione di batterie di nuova generazione. Tuttavia, dopo un ribasso di oltre il 30% dai massimi di fine marzo, le quotazioni potrebbero essere sul punto di ripartire al rialzo.
Stellantis ha registrato una forte crescita in Germania nella prima metà del 2024, con un significativo aumento delle vendite e della quota di mercato a giugno. Nel mese, i marchi del gruppo hanno immatricolato quasi 41.000 auto, segnando un incremento del 23,6% rispetto all’anno precedente e raggiungendo una quota di mercato del 13,7%, in crescita di 1,9 punti percentuali.
Tutti i marchi principali hanno mostrato una crescita a due cifre, con Alfa Romeo (+57,1%), Citroën (+68,8%), DS Automobiles (+74,8%) e Peugeot (+39,3%) che hanno registrato incrementi notevoli. Anche Opel, il marchio più grande di Stellantis in Germania, è cresciuto del 18%.
Nel complesso, Stellantis ha venduto quasi 189.000 vetture in Germania nei primi sei mesi del 2024, con un aumento del 20,5% rispetto all’anno precedente. La quota di mercato annuale è cresciuta significativamente, raggiungendo il 12,8%, con un incremento di oltre 1.000%.
Lars Bialkowski, capo di Stellantis Germania, ha dichiarato che il successo è dovuto all’impegno dei partner commerciali e dei dipendenti. Dopo aver superato gli adeguamenti organizzativi dello scorso anno, Stellantis si concentra ora sulla crescita continua. Per la seconda metà del 2024, l’azienda prevede ulteriori guadagni nonostante un contesto di mercato complesso, sostenuta dai nuovi modelli e dal buon sviluppo osservato nei primi sei mesi.
Il titolo Stellantis è stato recentemente valutato dagli analisti di JP Morgan e Banca Akros, con entrambe le banche che hanno rivisto le loro stime e raccomandazioni. JP Morgan ha mantenuto la raccomandazione “overweight” ma ha ridotto il prezzo obiettivo da 25 a 23 euro. Inoltre, ha tagliato le stime sui ricavi e sugli utili per il corrente e il prossimo anno, rispettivamente del 7% e del 15%, a causa dell’andamento negativo dei volumi nel primo semestre del 2023.
Banca Akros, invece, mantiene un approccio più cauto, confermando il rating “neutral” con un target price di 22,5 euro. Gli analisti hanno osservato che i dati sulle immatricolazioni del secondo trimestre negli Stati Uniti sono peggiori delle attese e del consensus, rappresentando una notizia negativa non prevista. Questa prudenza è giustificata da numeri deboli nel primo semestre e previsioni poco ottimistiche per il secondo semestre dell’anno.
Le nubi nere che hanno sovrastato Stellantis negli 3 mesi e mezzo potrebbero presto svanire. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno raggiunto ul livello chiave (17,86 €) dal quale potrebbero potrebbero ripartire al rialzo. Per chi ha ambizioni rialziste di lungo periodo potrebbe essere prudente attendere una chiusura settimanale superiore a 20,44 €.
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