L’importante casa d’affari americana Moody’s ha dato un parere molto positivo su ENEL, ma non sembra, forse complice la debolezza del mercato azionario, avere avuto l’impatto che ci sarebbe potuti aspettare. Tuttavia, l’impostazione, seppure non al 100%, rimane rialzista. I livelli da monitorare nelle prossime settimane.
Il giudizio di Moody’s su ENEL
Enel ha ricevuto una promozione da Moody’s, che ha migliorato il suo outlook da negativo a stabile, mantenendo il rating Baa1. Questo colloca Enel in cima alle utility italiane e in una posizione di rilievo tra i competitor europei, davanti a Eon, Edp e Rwe (tutte Baa2) e alla pari di Engie e Iberdrola. Enel supera anche il rating sovrano italiano di due notch (Baa3) e, nonostante sia partecipata pubblica con il 23,6% detenuto dal Tesoro, non necessita di aiuti governativi straordinari.
Moody’s ha motivato la promozione con i miglioramenti dei parametri di credito di Enel, sostenuti dal programma di dismissioni. La vendita delle attività di distribuzione e fornitura in Perù, prevista entro giugno 2024, ridurrà il debito netto di 3,1 miliardi di euro. Questo rafforza la validità del modello di business diversificato di Enel e il nuovo piano strategico focalizzato sulle attività regolate e contrattualizzate, che dovrebbero contribuire al 70% dell’EBITDA nel 2026. Inoltre, il piano prevede una riduzione degli investimenti in conto capitale attraverso la cessione di partecipazioni in progetti nuovi o esistenti. Questi elementi confermano il miglioramento dei flussi di cassa e la qualità del credito di Enel, giustificando la revisione dell’outlook da parte di Moody’s.
Il giudizio degli analisti
Negli ultimi 3 mesi 19 analisti hanno espresso un giudizio su ENEL per un rating medio Compra. Il prezzo obiettivo medio a un anno, invece, esprime una sottovalutazione di poco superiore al 16%.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo ENEL
La proiezione in corso è rialzista, ma da oltre un mese la resistenza in area 6,976 € sta frenando l’ascesa delle quotazioni di ENEL. Il suo superamento potrebbe favorire un rialzo secondo lo scenario indicato in figura.
Una chiusura settimanale sotto area 6,165 €, invece, la tendenza potrebbe invertire al ribasso.
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