Non tutti gli italiani sono a conoscenza del libretto di famiglia INPS: ecco di cosa si tratta e come funziona questo strumento.
L’INPS è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano. A questo devono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e la maggior parte dei lavoratori autonomi, che non abbiano una propria cassa previdenziale autonoma.
È sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e svolge tantissime mansioni e attività. Tra i tanti strumenti che l’INPS mette a disposizione dei suoi contribuenti, ce n’è uno che consente di pagare prestazioni lavorative occasionali svolte da persone fisiche per conto di persone fisiche, non impegnate in attività imprenditoriale o professionale: il libretto di famiglia.
INPS, cos’è e come funziona il libretto di famiglia
Il libretto di famiglia dell’INPS è uno strumento semplice e pratico che consente di pagare prestazioni lavorative occasionali in modo sicuro e trasparente. Questo è costituito da titoli dal valore nominale di 10 euro ciascuno, che corrispondono ognuno al compenso minimo di 1 ora di servizi per compensi annuali non superiori a 5mila euro annui.
Lo strumento può essere utilizzato per prestazioni occasionali che riguardano unicamente le seguenti attività: piccoli lavori domestici, inclusi quelli di giardinaggio, pulizia o di manutenzione; assistenza a domicilio ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità e lezioni private e ripetizioni scolastiche. Possono lavorare con un libretto di famiglia le persone fisiche non organizzate in attività professionali o d’impresa.
La mansione svolta deve riguardare solo le attività sopra elencate e avere le caratteristiche tipiche della prestazione occasionale quali, per l’appunto, l’occasionalità e l’assenza del vincolo di subordinazione con il committente e corresponsione di compenso. Per poter utilizzare il libretto di famiglia, sia il lavoratore che il datore devono registrarsi, ognuno con il proprio ruolo, nel sito dell’INPS.
Il procedimento si può fare, oltre che online nella propria area riservata (MyInps), contattando il Contact Center, tramite i patronati oppure rivolgendosi ad un intermediario, purché munito di apposita delega. Il datore di lavoro è obbligato a comunicare di aver usufruito della prestazione occasionale attraverso il libretto di famiglia al termine della prestazione stessa e comunque non oltre il 3° giorno del mese successivo a tale data.
Dopo che aver ricevuto la comunicazione di prestazione occasionale da parte del datore di lavoro, l’INPS ha tempo fino al 15° giorno del mese successivo alla data in cui è avvenuta la prestazione per pagare i compensi che spettano al lavoratore, nella modalità scelta allo stesso al momento della registrazione.