La seduta dell’8 agosto è stata la migliore da oltre un anno a questa parte. Dei quaranta titoli del listino principale sono uno ha chiuso in territorio negativo: Interpump. A scatenare le vendite è stata la semestrale.
Nel primo semestre dell’anno, il gruppo Interpump ha registrato un calo delle vendite nette del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo 1.095,7 milioni di euro. L’utile netto consolidato è sceso del 22,8% a 130 milioni di euro. Anche il margine operativo lordo (EBITDA) ha subito una riduzione del 14,7%, con un margine del 23%, inferiore rispetto al 24,9% del 2023. La posizione finanziaria netta è peggiorata, passando da 486,5 milioni a 516,8 milioni.
Nonostante la mancanza di visibilità e il rallentamento in alcuni mercati, il gruppo ha mostrato resilienza grazie alla diversificazione dei prodotti e dei mercati. Il presidente esecutivo, Fulvio Montipò, ha indicato che non si prevedono miglioramenti significativi nel corso dell’anno, con un’attesa di una modesta contrazione del fatturato e un EBITDA che si manterrà intorno al 23%.
Equita ha ridotto il target price di Interpump da 51 a 46 € per azione (-10%) ma ha confermato la raccomandazione “Buy” dopo che i risultati del secondo trimestre sono stati leggermente inferiori alle aspettative per quanto riguarda i ricavi, mentre l’EBITDA, l’EBIT e il NI sono stati in linea con le previsioni. Il management prevede per il 2024 una crescita organica nella divisione acqua, ma un calo a due cifre nella divisione olio.
Gli analisti hanno abbassato le stime per il 2024, con una riduzione del -4% nei ricavi e nel EBITDA, e un impatto negativo del -7% sull’EPS, portandolo a 2,18 euro. Anche le previsioni per il 2025 sono state riviste al ribasso. Tuttavia, gli analisti riconoscono il buon controllo sui costi da parte del gruppo, ma ritengono che per un re-rating positivo sarà necessario consolidare la nuova guidance e ottenere segnali di ripresa per il 2025.
Considerando le raccomandazioni pubblicate negli ultimi tre mesi, il rating medio è Compra con un prezzo obiettivo medio a un anno che esprime una sottovalutazione di circa il 28%.
La tendenza in corso è ribassista, ma le quotazioni sono in recupero dai minimi. Per una svolta rialzista potrebbe essere decisiva una chiusura settimanale superiore a 38 €. In questo caso il rialzo potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
In caso contrario il ribasso potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua.
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