Nel corso della settimana scorsa le quotazioni di Terna avevano ritoccato i massimi storici, ma subito dopo avevano ritracciato dando un segnale di debolezza. Possiamo, quindi, dire che le azioni Terna sono in bilico tra nuovi massimi storici e accelerazione ribassista. Cosa potrebbe accedere nelle prossime settimane? Intanto la società registra interessanti progetti per il suo futuro.
Terna ha presentato il suo nuovo piano industriale fino al 2028, prevedendo investimenti significativi per favorire la decarbonizzazione e ridurre le emissioni di gas serra. Gli investimenti previsti per quest’anno ammontano a 2,6 miliardi di euro, con un totale di 16,5 miliardi entro il 2028, segnando un aumento del 65% rispetto al piano precedente. Nel 2028, si prevede un aumento dei ricavi a 4,6 miliardi di euro e dell’Ebitda a 3,25 miliardi, con una crescita annua media di circa l’8%.
Per il 2024, i ricavi sono stimati a 3,55 miliardi di euro e l’Ebitda a 2,42 miliardi. L’utile netto per azione è previsto a 49 centesimi per quest’anno e a 55 centesimi nel 2028, con una crescita media annua del 5%. La politica dei dividendi prevede una crescita annua minima del 4%, con un dividendo per quest’anno determinato dal valore più alto tra la crescita del 4% e un payout del 75%.
Nel 2023, il gruppo ha registrato un utile netto di 885,4 milioni di euro (+3,3%), ricavi di 3,2 miliardi di euro (+7,5%), e un Ebitda di 2,2 miliardi di euro (+5,3%). Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo di 33,96 centesimi per azione (+8%) che alle quotazioni attuali corrisponde a un dividendo del 4,4%.
Gli analisti di Equita SIM hanno migliorato le stime su Terna, aumentando i capex in linea con le previsioni della società e migliorando le proiezioni di EBITDA e utile netto. Hanno cambiato il giudizio da “hold” a “buy” e alzato il prezzo obiettivo del 5% a 8,7 €, in quanto ritengono che il piano del gruppo porti a un miglioramento delle stime di EBITDA e utile netto.
Anche Goldman Sachs ha promosso il titolo, passando da “sell” a “neutral”, con un aumento del target price.
Intesa Sanpaolo mantiene il rating “hold”, pur apprezzando i contenuti del nuovo piano industriale e il miglioramento della politica del dividendo.
Mediobanca Research ha una raccomandazione “neutral”, con un fair value che passa da 7,5 a 8 €, apprezzando il focus strategico di Terna sul rafforzamento della rete di trasmissione italiana.
Il banco di prova per i rialzisti passa per area 7,831 €. Questo livello, infatti, come si vede dal grafico, già in passato ha frenato l’ascesa delle quotazioni. Il suo superamento in chiusura di settimana, quindi, potrebbe favorire un’accelerazione rialzista secondo lo scenario indicato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 7,584 €.
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