Le vicissitudini della banca senese sono ormai storia. Adesso, invece, Banca MPS appare sempre più solida e in Borsa sta dando molte soddisfazioni ai propri azionisti. Cerchiamo, quindi, di capire qualche potrebbe essere lo scenario più probabile per il titolo nei prossimi mesi.
La Banca Montepaschi, la più antica del mondo, ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi e profitti in forte crescita, raggiungendo un utile netto di 1,159 miliardi di euro (+87,3%). Questo successo ha portato alla presentazione di un nuovo piano industriale al 2028, con l’obiettivo di raggiungere un utile di 1,657 miliardi. Il piano prevede anche la distribuzione di oltre 4 miliardi di euro in dividendi entro il 2028, senza intaccare i solidi ratios patrimoniali della banca. La svolta della banca senese è iniziata con l’arrivo di Luigi Lovaglio come amministratore delegato nel 2022, sotto la guida del governo Draghi. Lovaglio, insieme al presidente Nicola Maione, ha riportato Mps a una posizione di rilievo nel panorama bancario italiano, tanto da far ipotizzare un ruolo centrale in future aggregazioni bancarie. La banca, un tempo considerata in crisi irreversibile, è ora pronta a giocare un ruolo da protagonista nel settore.
Le banche italiane, in particolare Banca MPS, sono al centro dell’attenzione internazionale per possibili fusioni e acquisizioni. Banca MPS ha registrato utili significativi nel primo semestre del 2024, ma il futuro della banca è incerto. Il Tesoro italiano, che detiene il 26% del capitale dopo averlo ridotto dal 64% in seguito al salvataggio del 2017, deve decidere se cedere completamente la sua quota entro il 2024, come promesso all’Europa. Tuttavia, l’opzione di vendere a Unipol, che possiede già significative partecipazioni in Bper e Popolare di Sondrio, è vista con scetticismo dal governo Meloni a causa delle associazioni storiche di Unipol con la sinistra politica. Alternative, come una fusione con Mediobanca o un nuovo piano “stand alone” per Banca MPS, sono in discussione. Questa situazione riflette le tensioni politiche e strategiche intorno al futuro del settore bancario italiano, con diverse opzioni ancora sul tavolo.
Il forte recupero dai minimi non chiarisce ancora il futuro più probabile per Banca MPS. Come si vede dal grafico, infatti, il livello chiave rimane sempre area 5,107 €. Solo il superamento di questo livello potrebbe favorire una ripartenza al rialzo secondo lo scenario indicato in figura. In caso contrario, una chiusura settimanale inferiore a 4,485 € potrebbe favorire una nuova fase ribassista.
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