La stagione dei record sembra non finire mai per UniCredit, che chiude il secondo trimestre con risultati al top di sempre. Eppure le quotazioni non ne approfittano, anzi, chiudono con una performance inferiore a quella dell’indice principale, seppure resistano alla pressione dei ribassisti.
I numeri del primo semestre e il commento del CEO Andrea Orcel
Nonostante la fine del periodo di favore per il margine d’interesse, l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, mantiene una fiducia incrollabile. Orcel, dopo un trimestre positivo, ha dichiarato con audacia che le performance della banca supereranno ampiamente le previsioni di utile e ritorno di capitale, superando gli 8,5 miliardi attesi e rivedendo i ricavi annuali a oltre 23 miliardi. Tuttavia, il margine d’interesse, che era stato un motore di crescita, ha iniziato a rallentare, con un utile netto in crescita del 4,7% rispetto al trimestre precedente, ma ricavi in calo dello 0,7%.
Unicredit ha annunciato due acquisizioni: Vodeno, fornitore di tecnologia finanziaria, e Aion Bank, una banca digitale belga. Queste mosse, del valore di 370 milioni, indicano un interesse a espandersi in Polonia e Belgio. Orcel ha sottolineato l’importanza del mercato polacco, lasciato nel 2017 con la vendita di Pekao. La strategia di Orcel mira a riportare Unicredit alla grandezza del passato, simile all’era di Alessandro Profumo, caratterizzata da acquisizioni aggressive.
La sfida maggiore per Orcel sarà gestire l’uscita da Mosca imposta dalla Bce, senza perdere miliardi di asset a favore del Cremlino. Unicredit ha chiesto alla Corte di Giustizia europea di annullare questa decisione, cercando una soluzione vantaggiosa che offra certezza giuridica. La strategia complessiva di Orcel punta a dimostrare che, sotto la sua guida, Unicredit può crescere senza ripetere gli errori del passato.
La trimestrale di UniCredit batte le attese e le azioni resistono ai ribassisti
Dopo l’entusiasmo iniziale, le quotazioni di UniCredit ritracciano dai massimi settimanali. Per scongiurare un’inversione ribassista potrebbe essere cruciale la tenuta del supporto in area 36,896 €. La sua tenuta, invece, potrebbe favorire una continuazione al rialzo secondo lo scenario indicato in figura.
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